Torre del Greco. «Fate bene il bene», ripeteva in ogni occasione San Vincenzo Romano ai suoi fedeli: un insegnamento tramandato di generazione in generazione dal XVIII secolo, ma smarrito per strada dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Palomba. è la convinzione degli esponenti dell’opposizione a palazzo Baronale, decisi a fare piena luce sulle «anomalie» dell’avviso pubblico relativo all’assegnazione di fondi – in tutto, circa 200.000 euro e spiccioli – a parrocchie e istituti di culto per «la valorizzazione delle attività oratoriali destinate ai minori». Una procedura – la tesi dei consiglieri comunali di minoranza – costellata di «imprecisioni» e «disattenzioni» tali da richiedere la sospensione in autotutela: un «invito» già finito sulla scrivania del responsabile dell’anticorruzione in Comune – il segretario generale Pasquale Incarnato – e destinato a finire sotto i riflettori della procura di Torre Annunziata.
I contributi a precipitazioni
L’ennesima bufera politica all’ombra del Vesuvio affonda le proprie radici a metà agosto, quando venne avviato l’iter per «distribuire» i fondi arrivati dal ministero della Famiglia come misure urgenti connesse all’emergenza sanitaria da Covid-19: un gruzzoletto da 206.000 euro, capace di attirare l’attenzione di 17 parrocchie e istituti di culto, pronti a presentare un progetto per l’accesso ai finanziamenti. Curiosamente, tutti i progetti – indipendentemente dalla durata e dal numero di bambini coinvolti nell’iniziativa – prevedevano un costo di circa 15.800 euro. E a tutti i progetti il settore politiche sociali del Comune – guidato dalla super-dirigente Claudia Sacco – ha riconosciuto, a dispetto delle diverse valutazioni della commissione esaminatrice, la stessa somma di 12.144 euro. Insomma, mutuando l’insegnamento di San Vincenzo Romano, il sindaco Giovanni Palomba sarebbe passato da «fate bene il bene» a «fate il bene a tutti».
Gli «amici» luterani
I fari dell’opposizione – prima all’interno della commissione trasparenza presieduta da Romina Stilo e poi attraverso una missiva firmata dal soldato Luigi Caldarola e dal grillino Vincenzo Salerno – si sono accesi sul finanziamento riconosciuto alla comunità evangelica luterana, una «vecchia conoscenza» di Giovanni Palomba & company grazie a un progetto sulle deiezioni canine presentato in municipio con l’attuale consulente Renato Grimaldi e la presidente Cordelia Vitiello. «Il progetto porta in calce firma e timbro del legale rappresentante dell’ente di culto di Torre Annunziata, non rientrante nell’ambito N31 di Torre del Greco come previsto dall’avviso pubblico», si legge nella missiva indirizzata a Pasquale Incarnato. Non solo. «L’indirizzo indicato per il progetto, via dei Naviganti 8, corrisponde a un garage – scrivono Luigi Caldarola e Vincenzo Salerno – e, raggiunta per le vie brevi la chiesa evangelica luterana di Napoli, si è appreso che la comunità di culto più prossima a Torre del Greco è a Torre Annunziata». Un vero e proprio pasticcio su cui ora si dovrà pronunciare il responsabile dell’anticorruzione Pasquale Incarnato. Chiamato, per il bene di tutti, a fare bene il bene.
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di Alberto Dortucci
www.metropolisweb.it
2021-10-12 11:10:38 ,