Il capogruppo al Senato del Pd replica all’intervista al Corriere del leader del M5S: noi lavoriamo per un’alternativa, altrimenti Meloni resta anche dopo il 2027
«Io non parlo di passato perché sennò dovrei chiedere a Conte se ritiene ancora validi i decreti sicurezza di Salvini. Il Pd fa i suoi congressi e non è proprietà di nessuno. E i congressi indicano la strada». E’ secca la risposta di Francesco Boccia, capogruppo al Senato del Pd, al leader del M5S Giuseppe Conte che in un’intervista al Corriere ha tirato la giacca ai dem, accusandoli di avere una linea politica ambigua soprattutto in politica estera.
L’esponente Pd molto vicino alla segretaria Schlein esprime un moto di fastidio per le parole usate dal potenziale alleato. E lo dice chiaramente a Omnibus su La7: «Io non mi metto a guardare nel passato o nelle differenze, che ci sono, negli altri partiti. Io penso al futuro e a costruire un’alternativa al governo. Se Conte si mette a guardare nel passato dei partiti non lavora in questa direzione. E se continua così Giorgia Meloni resta a Palazzo Chigi anche dopo il 2027».
Sulla situazione delle candidature per le Europee Boccia ha detto: «Il Pd è un grande partito e non fa le liste per le prossime elezioni europee non nel salotto di casa ma negli organismi dirigenti. Apriremo a tempo debito il cantiere per costruire le liste. Leggo di tanti nomi e di tante ipotesi ma sarà il partito a decidere. Per quello che…
Author: Redazione politica
Data : 2024-02-05 10:58:46
Dominio: www.corriere.it
Leggi la notizia su: Corriere.it – Politica
LEGGI TUTTO