Il primo concerto in streaming riprodotto da pianoforti autonomi

Pianoforti e Germania – o la parte migliore Amburgo, la prima città non capitale d’Europa per numero di abitanti – sono un connubio che dura dal 1880, con la celebre fabbrica di pianoforti Steinway & Sons. Nella città tedesca, all’interno della maestosa Elbphilharmonie, l’azienda di pianoforti grazie alla tecnologia Spiriocast ha ritrasmesso direttamente nelle case dei proprietari di pianoforti Spirio | r, e negli showroom Steinway di New York, Londra, Madrid, Amsterdam, Stoccolma, Berlino e Amburgo un concerto suonato live dal pianista e compositore islandese Víkingur Ólafsson che ha eseguito Le Variazioni Goldberg.

Insomma, tutta la filarmonica e in più tutte le persone davanti a un pianoforte collegato. L’esibizione si moltiplica esponenzialmente come pubblico. Un qualcosa di mai visto prima, una connessione tra passato e futuro che prende forma al massimo della tecnologia, senza dimenticare la storia di un marchio fondamentale nel mondo degli strumenti musicali. Visto l’ottimo risultato e la resa altissima, a fine settembre ci hanno riprovato con il live di Francesco Parrino, Steinway Ambassador dal 2020 con oltre 150 tracce registrate per il catalogo Spirio, che ha suonato dallo studio di Amburgo trasmettendo il live di nuovo a tutti i flagship store, compreso quello di Milano.

La storia di Steinway & Sons

Si parte dalla Germania dove sono stati costruiti i primi pianoforti marchiati Steinweg, anche se ha ufficialmente aperto i battenti dall’altra parte dell’Atlantico. Heinrich Engelhard Steinweg era originario della parte sud della Germania, all’epoca però era molto difficile commerciare da una regione all’altra oltre alle tante tasse e gli onerosi dazi sull’importazione. Ecco perché nel 1850 la famiglia decise di emigrare negli Stati Uniti e iniziarono a lavorare in diverse aziende produttrici di pianoforti all’epoca imparando come funzionava il business e le aziende. Nel 1853, Heinrich Engelhard Steinweg fonda così la Steinweg: il primissimo laboratorio era un piccolo loft nel quartiere di Manhattan a New York City per poi spostarsi in una sede più grande.

Solo nel 1864 la famiglia decise di anglicizzare il proprio nome da Steinweg a Steinway. L’interesse per la madre patria tedesca restava forte così, per aggiungere i clienti europei che desideravano i pianoforti Steinway e per scongiurare le elevate tasse di importazione europee, William Steinway e C. F. Theodore Steinway fondarono una nuova fabbrica di pianoforti nella libera città tedesca di Amburgo nel 1880. Quest’ultimo poi tornò negli Stati Uniti per seguire la fabbrica newyorkese ma mantenendo un filo diretto con Amburgo. Da 171 anni sono il punto di riferimento per la produzione di uno degli strumenti musicali più complessi e allo stesso tempo artigianali che esistano.

Ma un pianoforte può suonare da solo?

La risposta breve, anzi brevissima è: sì. frattanto c’è da dire che esiste da quasi dieci anni un tipo di pianoforte così. È lo Steinway Spirio prodotto nel 2015 che oltre a essere in ogni particolare e dettaglio un classico pianoforte a coda con una lavorazione artigianale di altissima qualità, aggiunge la possibilità di diventare anche sistema di auto-riproduzione ad alta risoluzione più raffinato al mondo. Arte e ingegneria entrano in sintonia per permettere di avere delle esecuzioni di grandi pianisti o riadattamenti di grandi brani pop –  da Mozart, Liszt e Tchaikovsky, ai Beatles o Coldplay fino ad Adele – catturate con sfumature, potenza e passione tali da renderle assolutamente indistinguibili da un’esecuzione dal vivo. Il pianoforte suonerà da solo in autonomia ciò che viene distinto dalla libreria online collegata all’iPad del pianoforte. I movimenti dei tasti e dei martelletti sono riprodotti autonomamente: è un po’ come assistere a un concerto privato nella propria abitazione, magari in salotto. I movimenti della pedaliera (anche se i pedali nello specifico restano fermi) sono fedeli e il resto del meccanismo si muove e ogni pedale compie la sua funzione specifica sulle corde.