di Mara Magistroni
Un’altra accortezza dei ricercatori è stata quella di stampare gli strati di tessuto orizzontalmente anziché verticalmente come avviene di solito. Ciò ha consentito di ottenere un tessuto di spessore minimo, migliorando l’accesso delle cellule a ossigeno e nutrienti.
Il nuovo modello di stampa 3D di tessuto cerebrale – spiegano gli autori della ricerca – non sostituisce altri modelli già esistenti, ma li integra. Questa tecnica di stampa 3D, infatti, permette di produrre un modello funzionale più semplice rispetto, per esempio, agli organoidi (repliche in miniatura di organi e…
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2024-02-09 12:27:29