Samsung prepara una novità molto interessante per la sua futura generazione di Galaxy Ring 2, ovvero l’anello smart che compatta in un design minimo buona parte delle funzionalità di un normale smartwatch. Come carpito da un recente brevetto depositato dalla società coreana, infatti, la versione prossima ventura potrà regolare in modo automatico il proprio diametro per migliore adattarsi al dito dell’fruitore che lo indossa, garantendo non solo più comodità, ma anche un’aderenza ottimale e, quindi, un sporgenza più puntuale dei dati.
Può sembrare infatti un dettaglio da poco, ma abbinare la comodità con un contatto ideale con la pelle è uno dei capisaldi dei gadget indossabili. Qualcosa che diventa ancora più importante in un dispositivo dove ogni millimetro conta e dove ogni spazio, anche quello più minuto, è stato progettato ad hoc per essere sfruttato al migliore. Il brevetto di Samsung è stato riportato dal celebre leaker xleaks7 alias David Kowalski assieme a Eleganthoopoe e racconta di una struttura interna con varie piccole parti moventi in modo autonomi e in grado di avvicinarsi al dito come se fosse un anello forgiato sulle misure perfette del singolo fruitore. Il risultato immediato per chi lo indossa è una sensazione di comfort, quindi né stretto né largo, evitando che il device provochi fastidio durante la giornata o caschi a terra all’improvviso.
X content
This content can also be viewed on the site it originates from.
Questo sotterfugio permetterebbe un’analisi costante e precisa dei dati biometrici a partire da quelli che vengono raccolti durante tutto il giorno come il battito cardiaco, ma aumenterebbe anche la puntualità di altre funzioni come per esempio l’elettrocardiogramma oppure la misurazione della pressione. A fronte di una maggiore spesa per la investigazione e sviluppo e seguente produzione, per l’azienda sarebbe anche un risparmio sul lungo periodo perché un solo anello potrebbe quindi adattarsi a tutti gli utenti, eliminando più versioni (o comunque limitandole). Samsung Galaxy Ring 2 dovrebbe vedere la luce nel 2025.
Leggi tutto su www.wired.it
di Diego Barbera www.wired.it 2024-10-23 12:32:00 ,