Mario Draghi è già il presidente della Repubblica. A correggersi si fa sempre in tempo, però i governi alleati, solidali, forestieri e pure antagonisti ne sono sicuri. E si muovono per ridurre ogni margine di incertezza: colloqui, messaggi, pressioni. Non hanno bisogno di esperimenti, corbellerie, bizzarrie berlusconiane. Li spaventa ciò che è imponderabile. Li rassicura ciò che è prevedibile.
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di Carlo Tecce
espresso.repubblica.it
2022-01-18 10:16:00 ,