di Lorenza Negri
Dall’8 novembre su Sky Serie e in streaming su NOW, Dan Brown – Il simbolo perduto è la trasposizione per il piccolo schermo in dieci puntate – dell’omonimo romanzo (edito in Italia da Mondadori) incentrato su uno dei personaggi più conosciuti del nuovo millennio nati sulle pagine della letteratura americana recente: Robert Langdon. L’esperto di simbologia religiosa che insegna all’università di Harvard e che nelle trasposizioni cinematografiche aveva la fattezze di Tom Hanks, ha sbancato i botteghini nel 2006 con il blockbuster Il Codice da Vinci, seguito da Angeli e Demoni (2009) e Inferno (2016), tutti diretti dall’ex Richie Cunningham di Happy Days, il regista Ron Howard. Ambientato una decina di anni prima gli eventi di Il Codice da Vinci, segue gli sforzi di un Langdon più giovane e ingenuo per salvare la vita di un amico, cedendo al ricatto di un fanatico massone. Ecco cosa sapere sulla serie.
La trama
Il simbolo perduto segue le indagini del giovane Professor Langdon alla ricerca di un arcano portale della conoscenza. Insegnante di simbologia ad Harvard, riceve la telefonata dell’assistente del suo mentore, il professor Peter Solomon, che lo invita a tenere una lezione presso il Campidoglio a Washington: si rileverà una falsa chiamata da parte del pericoloso Mal’akh, pretesto per coinvolgerlo, contro il suo volere, nella caccia a un fantomatico luogo, conservato nelle viscere di Washington, l’unico modo per ritrovare l’amico massone. La sua missione è la stessa di una parente di Solomon, Katherine (Valorie Curry), esperta mondiale di noetica, e Inoue Sato, agente della Cia.
La produzione
Il simbolo perduto è il terzo romanzo del ciclo dedicato a Robert Langdon. Avrebbe dovuto essere adattato in film come Il Codice da Vinci ma all’ultimo gli è stato preferito Inferno. È stato quindi trasformato in una serie che funziona come prequel televisivo della saga cinematografica. The Lost Symbol ha debuttato negli Stati Uniti su canale streaming Peacock il 16 settembre prodotta dal regista Ron Howard, da Brian Grazer – il co-inventore della abitazione di produzione di Howard Imagine Entertainment – e da Dan Trachtenberg, il regista di 10 Cloverfield Lane anche dietro la macchina da presa del primo episodio.
Il cast
Nei panni che per primi erano stati di Tom Hanks, quelli del professore di Harvard Robert Langdon, troviamo Ashley Zukerman: l’attore australiano che ricopre il ruolo del protagonista da giovane era l’ambiguo sceriffo della trilogia dell’orrore di Netflix Fear Street. Altri lo avranno visto nelle serie tv Succession, Childhood’s End e Rush. Fanno parte del resto del cast Valorie Curry (The Following, House of Lies) nel ruolo di Katherine Solomon; Sumalee Montano (How To Get Away With Murder) in quello dell’agente della Cia Inoue Sato, Rick Gonzalez (Legends of Tomorrow) in quelli di Alfonso Nuñez, guardia del Campidoglio che si imbatte nel rapitore di Peter.
Eddie Izzard
Nel ruolo del ricchissimo mentore di Langdon ritroviamo Eddie Izzard. L’interprete inglese ospite al Festival del cinema di Venezia con il period drama Victoria & Abdul è una figura unica. Esilarante comedian che ha portato i propri show teatrali in giro per l’Europa, recitandoli anche in francese, maratoneta instancabile, attivista politico, travestito, transgender e gender fluid che ama definirsi “una lesbica nel corpo di un uomo” e collezionista di stivali femminili, Eddie Izzard è una sorta di monumento nazionale nel Regno Unito. Alcuni ricorderanno Eddie per essere stata una deli morti più sfortunate del diabolico serial killer psichiatra Dr Lecter nella serie Hannibal: il dr Abel Gideon.
La massoneria
Solomon è un massone, il membro di una élite di uomini facoltosi appassionati di esoterismo e dalle solide posizioni di potere. Langdon si inoltra in una selva di simboli religiosi e mistici e ideologie sviluppatesi più o meno segretamente nel corso dei secoli nel corso della sua ricerca. Il rapimento di Peter è il pretesto per mettere in scena, spettacolarizzandoli, i rituali e le teorie della massoneria. Per farlo Brown si è documentato prendendo spunto da documentazioni decisive e poi lasciando volare la fantasia, creando in questo modo un inestricabile mix di fatti reali e altri completamente inventati.
La noetica
Katherine Solomon, ricercatrice di fama mondiale e sorella di Peter, studia le scienze noetiche, la relazione tra il sapere scientifico e l’anima umana, e le potenzialità insite nella loro relazione. Nella serie, viene suggerito che le scoperte più importanti della fisica scaturiscano da un intimo spirituale, un’interpretazione mistica legata ai fatti rivelati man mano che gli episodi avanzano. L’istituto per le scienze neotiche esiste veramente ed è stato fondato negli anni ’70 dall’astronauta Edgar Mitchell. La connessione tra le scoperte scientifiche e la coscienza umana nella serie – e prima ancora nel romanzo di Brown – viene descritta più come una disciplina metafisica piuttosto che come una vera scienza.
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www.wired.it
2021-11-08 15:00:00