D’ora in avanti il “suono del silenzio” potrebbe non essere più solo un’espressione poetica. In una serie di esperimenti con illusioni uditive “al contrario”, alcuni ricercatori della Johns Hopkins University (Usa) hanno avuto la prima dimostrazione che il nostro cervello percepisce l’assenza di suono proprio come un suono, che il silenzio, cioè, non è solo una deduzione. “Sorprendentemente – commenta Rui Zhe Goh, che ha partecipato alla ricerca pubblicata su Pnas – il nostro studio suggerisce che anche un ‘niente’ è qualcosa che puoi sentire”.
Cosa sono le assenze?
Praticamente da sempre i filosofi si interrogano su cosa siano le assenze, le non percezioni. E per altrettanto tempo la scienza le ha trascurate, impegnata più nel capire e descrivere i modi in cui invece percepiamo il mondo attraverso i sensi, dando forse per scontato che la mancanza di interazione fisica non potesse generare una “vera” risposta organica.
Un team di ricercatori della Johns Hopkins University, però, ha finalmente messo alla prova il nostro cervello, scegliendo come apripista per l’indagine sulle assenze il binomio rumore-silenzio, suono-non suono.
Illusioni uditive capovolte
I ricercatori hanno sottoposto circa un migliaio di persone a una serie di sette esperimenti con illusioni acustiche rivisitate rispetto alla loro versione originale. Si può dire che le abbiano ribaltate, sostituendo il silenzio al rumore, per constatare se e come il cervello percepisce l’assenza di suono.
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di Mara Magistroni www.wired.it 2023-08-19 04:10:00 ,