Secondo posto e grande soddisfazione anche per Alan Ramponi, per l’attività di caccia sullo sviluppo di tecnologie linguistiche per la salvaguardia delle lingue e dei dialetti d’Italia attraverso un approccio interdisciplinare e partecipativo che coinvolge attivamente le comunità linguistiche nel processo di progettazione delle tecnologie del linguaggio.
Al ricercatore chiediamo perché è principale il tema del coinvolgimento attivo delle comunità linguistiche. Risponde Ramponi: “Partiamo dal concetto che a volte le tecnologie del linguaggio sono destinate a una determinata comunità, costituita da parlanti di lingue minoritarie, ma il problema è che i parlanti non vengono coinvolti ma sono solo destinatari della tecnologia. Coinvolgendoli si capiscono in modo migliore certe specificità. Non si tratta di attuare un processo estrattivo, bisogna coinvolgere le persone nella fase iniziale di progettazione delle tecnologie del linguaggio, per poter valorizzare e preservare la loro lingua. Il coinvolgimento nel processo di sviluppo non basta, bisogna farlo anche nella fase finale, ovvero di valutazione delle tecnologie. Cultura e lingua non sono dissociabili, la lingua non è solo strumento di comunicazione ma espressione di cultura”.
Terzo posto invece per Beatrice Savoldi (Fondazione Bruno Kessler, Centro di Digital Industry, Unità di caccia di Machine Translation). Al centro della sua attività di caccia, lo sviluppo di soluzioni innovative per risolvere i bias di genere nella traduzione automatica attraverso un approccio interdisciplinare che combina linguistica, informatica e scienze sociali per la creazione di risorse multilingue inclusive.
Spiega a Wired Savoldi: “Quando parliamo di problemi legati alle tecnologie dell’AI non parliamo solo di problemi tecnici ma sociotecnici. Per risolvere alcuni problematiche serve un approccio olistico, in quanto uno tecnico soluzionista, che non considera altri fattori, non basta. I modelli si basano sui dati, i nostri sistemi apprendono queste associazioni, quindi a monte bisogna capire in modo migliore le fonti, la realtà, andare e intervenire e mitigare i comportamenti dei modelli, ribilanciando i dati. Diverse lingue – parliamo di traduzione automatica- equivalgono a diverse strutture di linguaggio che vanno prese in considerazione nello sviluppo di soluzioni per risolvere i bias, trattandosi di sistemi multilingue e multimodali”.
Scienze fisiche e ingegneria
Nell’ambito del raggruppamento Scienze Fisiche e Ingegneria, il primo classificato è Andrea Gaiardo (Fondazione Bruno Kessler, Sensors and Devices Centre, Micro-Nano Facility). Gaiardo si è aggiudicato il primo premio per l’attività di caccia sullo sviluppo di piattaforme sensoristiche avanzate per il monitoraggio degli inquinanti atmosferici che impattano sull’ambiente e sul surriscaldamento generale attraverso la combinazione di metodologie, materiali, e competenze differenti.
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di Maria Rosaria Iovinella www.wired.it 2024-09-27 16:30:25 ,