Doccia fredda per Ilaria Salis. L’Ungheria ha chiesto la revoca dell’immunità per l’attivista e oggi eurodeputata monzese. La richiesta è stata avanzata dal governo di Budapest e trasmessa all’assemblea di Strasburgo il 10 ottobre. L’annuncio invece è arrivato nel corso della sessione plenaria da parte degli eurodeputati magiari. Salis era stata eletta a giugno nelle fila di Alleanza Verdi Sinistra. All’epoca, e dal febbraio 2023, si trovava in un carcere di Budapest con l’accusa di “lesioni potenzialmente mortali”, fattispecie prevista dal diritto magiaro che prevede pene vicine ai vent’anni.
Il botta e risposta
“A breve sarà annunciata al Parlamento europeo di Strasburgo la richiesta di revoca della mia immunità da parte delle autorità ungherese”, ha scritto Ilaria Salis sul proprio account Instagram. “Non è una coincidenza che la trasmissione della richiesta al Parlamento sia avvenuta il 10 ottobre, il giorno successivo al mio intervento in plenaria sulla presidenza ungherese, quando ho criticato duramente l’operato di Orbán [Viktor, il presidente ungherese, ndr]”. Il riferimento è stato alla prima uscita di Salis.
“La presidenza ungherese del Consiglio dell’Unione europea è totalmente inopportuna” aveva scandito Salis dal banco presentandosi ai colleghi. “L’Europa unita è nata, sulle ceneri della sconfitta del nazifascismo, come progetto di cooperazione internazionale. È un amaro paradosso avere una presidenza guidata da qualcuno il cui obiettivo è smantellare l’UE in nome del nazionalismo. Sotto il governo di Viktor Orbán, l’Ungheria è diventata un regime illiberale e oligarchico, uno stato etnico autoritario. Alcuni lo definiscono persino una “tirannia moderna”. Il primo ministro, presente in aula, non aveva potuto replicare.
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di www.wired.it 2024-10-22 14:19:00 ,