Author: Emanuele Buzzi
Data : 2023-01-06 10:14:34
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A Cremona e Sondrio un solo militante in corsa per le Regionali, 5 a Lodi, 7 a Mantova.
Il Nord? Un buco nero per il Movimento. Nonostante il partito guidato da Giuseppe Conte abbia ottenuto sorprendenti risultati alle Politiche, nonostante i sondaggi ora premino gli stellati con il secondo posto nelle intenzioni di voto dietro solo a Fratelli d’Italia, il feeling con il settentrione stenta a decollare.
La riprova è la selezione dei candidati per le prossime Regionali di febbraio in Lombardia. La lista pubblicata sul sito ufficiale stellato rende l’immagine plastica di un Movimento a rischio «estinzione» in alcune province. A Cremona, per esempio, la provincia di Danilo Toninelli contrario all’accordo con i dem, si presenta un solo candidato, Angelo Angiolini, di 69 anni. Stesso copione a Sondrio, dove l’unico volto M5S sarà Angelo Gabriele Fierro, 81 anni. In queste province servono almeno due candidati. A Lodi i candidati si contano sulle dita di una mano: sono cinque (e due saranno in corsa a febbraio). A Mantova va un po’ meglio: sette in corsa. A Lecco, finalmente, si arriva alla doppia cifra. In questi ultimi casi, serviranno da 2 a 4 candidati.
In tutta la regione i militanti in corsa per un posto al Pirellone sono solo 203. A dicembre il voto online per l’accordo con i dem era stato votato da oltre 4800 attivisti (3078 a favore, 1788 contrari). In pratica solo un attivista su 24 di quelli che hanno preso parte alla consultazione ha deciso di mettersi in gioco. Cinque anni fa, nel 2018, il Movimento aveva ottenuto alle Regionali oltre 930mila preferenze, superando il 17%. Alle ultime Politiche, invece, — al Senato in Lombardia — gli stellati hanno preso il 7,3% (circa 370mila preferenze).
Ora, però, avanzano i dubbi. Tra gli stellati c’è chi si chiede come sarà possibile «incassare appeal tra gli elettori» se «non riusciamo nemmeno ad averlo tra i militanti». C’è chi osserva che la campagna elettorale per le Regionali, dove si vota con le preferenze, è solitamente molto costosa. Per i Cinque Stelle è un problema relativo perché la propaganda è affidata quasi esclusivamente alla rete e quindi con oneri ridotti, ma è comunque un aspetto che può aver indotto qualcuno a non candidarsi.
6 gennaio 2023 (modifica il 6 gennaio 2023 | 11:14)
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