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Nascosti in una sorta di panciera un agente della polizia penitenziaria ha tentato di introdurre nel carcere dove prestava servizio ben 800 grammi di hashish ma è stato scoperto e arrestato dai suoi colleghi. È successo qualche giorno fa nella casa circondariale di Secondigliano, a Napoli. Dopo l’arresto il poliziotto è stato trasferito nel carcere militare casertano di Santa Maria Capua Vetere.
“Ci congratuliamo con i nostri colleghi della penitenziaria per l’ arresto dell’agente infedele”, commentano il presidente dell’Uspp Giuseppe Moretti e il segretario regionale Ciro Auricchio, per i quali fatti del genere “non dovrebbero mai accadere: chi si rende protagonista di questi episodi deve essere prontamente intercettato e allontanato, perché non degno di indossare la nostra uniforme”.
“La polizia penitenziaria – ricordano i due sindacalisti – è un’istituzione sana, che crede fortemente nei obbligazioni democratici. Il tradimento della fiducia riposta dallo Stato, dalla direzione del carcere e dai suoi colleghi è un fatto doloroso. Proprio per questo motivo rivolgiamo un apprezzamento al personale di polizia penitenziaria del carcere di Secondigliano che, tra mille difficoltà quotidiane, assolve alla mission istituzionale che la Legge e la Costituzione ci ha affidato, riuscendo a garantire l’ordine e la sicurezza interna e il rispetto della legalità”.
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