Una Ferrari 296 Gts, vettura alimentata da un motore a scoppio accostato a uno elettrico, è andata improvvisamente a fuoco questa mattina a Mestre.
Oltre 300mila euro ridotti in cenere in una manciata di minuti. È accaduto stamattina di fronte alla Fincantieri di Marghera, dove all’improvviso – e apparentemente senza una causa scatenante – ha preso fuoco una Ferrari 296 Gts, vettura alimentata da un motore a scoppio accostato a uno elettrico e in grado di sprigionare una potenza totale di 830 cavalli. Fortunatamente l’incendio non ha causato feriti. L’uomo al volante infatti si è allontanato in tempo, ma non ha potuto in nessun modo salvare il bolide dalle fiamme. La macchina era partita dal Tronchetto, nel corso di una manifestazione sportiva, e doveva raggiungere le Dolomiti dove si sarebbe conclusa la gara. Qualcosa però è andato storto. Il pilota della Ferrari si è fermato ed è sceso, e pochi istanti dopo è divampato il rogo.
Alla scena hanno assistito decine di automobilisti di passaggio in quel momento, che hanno anche scattato numerose foto prima e durante l’intervento dei Vigili del Fuoco, prontamente arrivati sul posto con due automezzi antincendio. L’auto è andata irrimediabilmente distrutta. Al vaglio dei tecnici dei pompieri la causa del rogo.
Sempre in provincia di Venezia giovedì scorso, il 27 giugno, sono andati a fuoco due house boat a Murano. Le imbarcazioni, ormeggiate in fondamenta Renier, erano una ad alimentazione elettrica e l’altra a gasolio. Il giorno prima si era incendiato in autostrada, Tra Portogruaro e San Stino, un camion che trasportava batterie per auto. Per intervenire in sicurezza i Vigili del Fuoco hanno dovuto immergere nell’acqua le batterie e toglierle poi dal contenitore prima di rimuovere il mezzo con l’intervento di una gru. In nessun caso sono rimaste coinvolte persone.
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di Davide Falcioni
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2024-07-01 17:06:25 ,