Domenica nello Henan, nella Cina centro-orientale, il lancio accidentale di un razzo spaziale durante una fase di test ha causato una grande esplosione in un’area collinare nelle vicinanze di Gongyi, una città di circa 800mila persone. Il test era gestito da una società spaziale privata cinese che ha nella zona la propria base di lancio; le autorità locali non hanno finora segnalato morti o feriti a causa dell’incidente. Non è la prima volta che in Cina si verificano esplosioni nelle vicinanze di aree urbane in seguito a lanci spaziali.
Domenica la società Space Pioneer (Beijing Tianbing Technology) stava effettuando un test dei motori del primo stadio del Tianlong-3, un nuovo razzo progettato per essere riutilizzabile come i sistemi che da anni utilizza l’azienda spaziale statunitense SpaceX. Come avviene sempre in questi casi, il test prevedeva di accendere i motori del razzo e di misurarne le prestazioni, mantenendo intanto il sistema di lancio ancorato al suolo. A causa di un cedimento strutturale, i sistemi di ancoraggio non hanno però funzionato e Tianlong-3 si è staccato dal suolo iniziando un’ascesa non controllata di qualche centinaio di metri.
Dopo avere esaurito il combustibile, il razzo ha spento i motori ed è precipitato al suolo, senza possibilità di governarlo da parte di Space Pioneer. Tianlong-3 è caduto su un’area collinare poco distante dalla base di lancio, esplodendo e causando un incendio in un’area boschiva. Non è chiaro se il razzo avesse un sistema per la distruzione in volo per motivi di sicurezza. L’Ufficio per la gestione delle emergenze di Gongyi ha comunicato che l’incendio è stato spento dopo qualche ora e che non è stata segnalata la presenza di persone morte o ferite.
Space Pioneer sta lavorando da diversi anni alla costruzione di un sistema di lancio riutilizzabile che permetterebbe di rendere meno costoso il trasporto in orbita di satelliti e altro materiale, perché parte dei razzi potrebbe essere riutilizzata e non andrebbe distrutta a ogni lancio come avviene oggi. La società è una delle tante ad avere avviato le proprie attività di ricerca e sviluppo una decina di anni fa, quando in Cina furono resi possibili gli investimenti privati nelle compagnie spaziali. Il governo cinese mantiene comunque un forte controllo del settore spaziale e, come in altri ambiti privati, è tra i principali finanziatori delle iniziative commerciali.
Di solito le compagnie spaziali hanno le proprie basi di lancio lungo le aree costiere, in modo da ridurre i rischi legati a esplosioni e lanci che non vadano a buon fine. In Cina non è però insolito che alcune basi si trovino in aree popolate, come nel caso di Gongyi. Il 22 giugno scorso era circolato molto un video che sembrava mostrare il rientro non controllato in una zona abitata di un razzo cinese utilizzato per il trasporto in orbita di un satellite nella provincia sud-occidentale del Sichuan.