La Supercoppa delle Supercoppe. Da una parte, l’Inter che ha vinto quella italiana a Riad. Dall’altra, la vincente fra la squadra che il prossimo maggio aggiudicherà il campionato saudita e quella che nelle stesse settimane alzerà la Coppa del Re dei Campioni. L’amichevole sarà giocata la prossima estate, questa volta non in Arabia ma in Europa o in un altro Paese con clima temperato, visto che nello Stato di Re Salman in quel periodo capita spesso che il termometro arrivi a 50 gradi.
Una sfida figlia del caos
L’idea di un’amichevole italo-saudita fra vincitrici delle rispettive Supercoppa è nata come conseguenza del caos che ha accompagnato l’organizzazione del torneo italiano, per la prima volta con semifinali e finale. Da contratto era infatti previsto che una delle due semifinaliste sconfitte sfidasse in amichevole una squadra araba. Ma l’idea di organizzare la partita è andata persa fra cambi di sede, da Gedda a Riad, e di date. In più, dal punto di vista dei sauditi, c’era il rischio che a dovere giocare l’amichevole fosse una fra Lazio e Fiorentina, poco conosciute da quelle parti. Si è così deciso di cercare una formula alternativa, compresa nel pacchetto dei 23 milioni pagati dagli arabi alla Serie A. Ed ecco l’idea della Supercoppa delle Supercoppe.
Gli arabi voglio vedere i campioni
La prossima estate la vincitrice della Supercoppa Italiana, cioè l’Inter, affronterà la vincitrice della supercoppa araba, che ancora dev’essere giocata. La federazione saudita, diretta espressione del governo, farà di tutto perché l’Inter si presenti all’appuntamento con la migliore formazione possibile. Troppo spesso è successo, di recente, che le stelle dei vari club si sottraessero per un motivo o per l’altro dal giocare amichevoli strapagate. L’ultimo e più rumoroso esempio, due giorni fa, quando alla sfida fra Al-Nassr e Inter Miami non hanno preso parte né Cristiano Ronaldo, infortunato, né Lionel Messi, che si è limitato a una comparsata in campo negli ultimi sette minuti. È stato l’ennesimo scricchiolio del programma per lo sviluppo del calcio in Arabia Saudita, dopo la fuga di Jordan Henderson, dall’Al-Ettifaq all’Ajax, e la denuncia delle compagne dei calciatori occidentali in Arabia per il trattamento che viene loro riservato nel regno.