Nella maggioranza tutti assicurano che le divisioni sul Mes – con Fratelli d’Italia e Lega che votano contro, e Forza Italia e Noi Moderati astenuti – saranno senza strascichi
Una mossa decisa al telefono, mercoled sera, una volta chiusa l’intesa sul patto di Stabilit. Voluta da tempo da Matteo Salvini, presa da Giorgia Meloni, accettata da Antonio Tajani. Senza divisioni, assicurano tutti: sul Mes lasciamo decidere il Parlamento, ben sapendo il risultato.
Raccontano che il senso della decisione della premier sia stato chiaro: un eventuale s al Mes poteva essere un’arma negoziale per ottenere condizioni pi favorevoli all’Italia sul nuovo patto di Stabilit. Di fatto, non lo stato. Ognuno ha fatto i propri interessi, ogni Paese ha pensato a s stesso, tutti, il ragionamento fatto a Palazzo Chigi. E siccome all’Italia andata discretamente, meglio questo che niente ma certo non arrivato tutto quanto si sperava, e Germania e Francia hanno pensato ai loro problemi, cos come altri Paesi hanno fatto i propri interessi, allora anche noi facciamo i nostri. Il Mes non ci serve, serve alla Germania, le nostre banche sono solide, dice in pubblico il sottosegretario Giovambattista Fazzolari. Quindi, il senso, non si vede perch fare favori agli altri.
Un discorso condiviso da tutti i tre leader della maggioranza. E, fanno notare dai vertici del governo, in fondo anche atteso dai partner europei. Quindi il no al Mes diventato…
Author: Marco Cremonesi e Paola Di Caro
Data : 2023-12-22 06:15:35
Dominio: www.corriere.it
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