Fiamme alla Planet Farms di Cavenago, la più grande azienda agricola verticale d’Europa, estesa per 10mila metri quadri davanti all’autostrada Milano-Bergamo. Alle sei e mezza di lunedì mattina sono arrivati sul posto i mezzi del comando provinciale di Monza e Brianza. A quell’ora un grosso incendio si è sviluppato nel capannone.
La colonna di fumo visibile dall’A4
Si è alzata un‘alta colonna di fumo visibile agli automobilisti in viaggio lungo la A4, alcuni dei quali hanno pubblicato fotografie del rogo sui social. Sul posto, anche le pattuglie dei carabinieri. In supporto alle squadre della sede di Monza, il Comando dei vigili del fuoco di Milano ha inviato cinque squadre per un totale di circa 25 uomini. Fra queste anche gli esperti del nucleo Nbcr (Nucleare-biologico-chimico-radiologico). Non si registrano feriti.
I rilievi dell’Arpa
Il Comune di Cavenago in mattinata ha invitato i cittadini a tenere chiuse le finestre in via precauzionale. A mezzogiorno, ha fatto sapere che i tecnici dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) avevano rilevato l’«emissione di inquinanti a tossicità lieve». Ai residenti è stato comunque consigliato di mantenere le finestre chiuse finché la nube di fumo non sparirà.
Le cause dell’incendio
L’origine delle fiamme è di natura accidentale, attribuibile al guasto di un macchinario. Secondo quanto riferito da Vito Cristino, comandante vigili del fuoco di Monza, l’incendio potrebbe essere partito dal «locale condizionamento» e ha interessato «la zona adibita alle serre e alle coltivazioni». Sono andati a fuoco «i pannelli di coibentazione, che consentono risparmio energetico ma che, quando bruciano, richiedono molto impegno per lo spegnimento», come accaduto per gli incendi di Londra e di Milano (Torre dei Moro). La situazione, alle 11.30 di lunedì, era definita «sotto controllo» e i danni «ingenti», visto il crollo della copertura del capannone.
Cos’è la Planet Farms
La startup è nata nel 2018 per l’intuizione di due amici: Luca Travaglini, 43 anni, la cui azienda di famiglia è leader mondiale nella realizzazione di stabilimenti automatizzati nel settore alimentare, e Daniele Benatoff, una carriera nell’alta finanza londinese prima di virare sulla produzione di insalate e basilico 4.0. Come raccontato in un’intervista al Corriere del 2022, l’azienda agricola produce ogni giorno 30 mila confezioni di insalata in carta riciclabile. «Tra il taglio e la chiusura della confezione passano meno di 60 secondi e poche ore dopo siamo già sugli scaffali della grande distribuzione», raccontavano due anni fa i fondatori. Grazie al sistema della vertical farm, l’azienda risparmia acqua e riesce a utilizzare semi antichi, deboli, che in campo aperto non avrebbero possibilità di sopravvivere.
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milano.corriere.it
2024-01-22 11:40:53 ,