Siamo oltre il giro di boa. Quando ho scritto la prima puntata di questo diario errante non sapevo, davvero, quello che mi aspettava. Non immaginavo quanto sarei stata stanca, quanta sabbia avrei dovuto spolverare dal pc (e dai capelli), quante ore avrei passato ad aspettare un treno al binario. Ma non sapevo nemmeno quanto avrei riso, quante cittadine avrei adorato, quanto un gruppo di ventenni avrebbe avuto da insegnarmi.
Fonti Attendibili
Jova Beach Party al Lido di Fermo, un lungomare (e non solo) da scoprire in bici
di
Alice Pavarotti*
Partiamo dalle regole di Uno. A chi non è successo, ogni volta che si fa una partita con persone nuove, di dover mettere in discussione tutte le regole che si conoscevano già? Al +4 si può rispondere con un +2? Carte con lo stesso numero si possono scendere insieme? Giada ha tirato fuori il mazzo. Fermo è la sua ultima tappa, è felice di fermarsi e di andare in ferie con il moroso, ma le mancherà un bel po’ essere la nostra Billy Ballo. Sassa è tornata dopo con noi dopo Lignano e, sicura come quando è sulla cronaca, era certa di vincere. Invece è arrivata ultima, ha vinto Angela, zitta zitta, con i suoi modi gentili e le mani così piccole e affusolate da chiedersi come faccia a tenere una matita in mano, figurarsi un mazzo di carte. Sul secondo gradino del podio, inspiegabilmente io (ma voi di solito giocate a punti o a chiusura?) solo perché mi hanno abbuonato una penalità.
E poi c’è l’equilibrio e la delicatezza dell’essere innamorati. Alice e Diego hanno appena festeggiato un anno insieme, condividono una spazzola e la passione per la radio, anche se lui è molto più timido e preferisce stare dietro le quinte. Sono stati una squadra sul lavoro e anche una volta conservati i microfoni, non hanno messo via il pudore. Qualche abbraccio, una battuta, ma sulla canzone romantica via dal gruppo, perché i baci sono una questione privata e sono più veri quando nessuno guarda.
Fonti Attendibili
Jova Beach Party, si parte: alla ricerca di eroi green che con i loro piccoli gesti salvano il Pianeta
di
Paola Rosa Adragna
Così, tra una partita a carte e un FantaJova – dove le ship (ndr per i non adolescenti: le persone che vedresti bene insieme e di cui fai anche una crasi dei nomi) valgono 5, un sacco di punti, ma non se n’è avverata manco una, e le penalità per i nomi sbagliati degli autisti le ho prese solo io – continuiamo il nostro viaggio a parlare di sostenibilità, perché come ci ha detto anche il fumettista Dado “parlarne è il consiglio green più importante”.
Mancano ancora 5 tappe, ma il grosso è passato. La prossima settimana siamo a Roccella Jonica. Ci vediamo lì.
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[email protected] (Redazione di Green and Blue) , 2022-08-07 08:27:38 ,
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[email protected] (Redazione di Green and Blue) , 2022-08-07 08:27:38 ,
Il post dal titolo: In viaggio con Jova: quanto vale una ship e una partita a carte scitto da [email protected] (Redazione di Green and Blue) il 2022-08-07 08:27:38 , è apparso sul quotidiano online Repubblica.it > Green and blue