La crisi causata dai devastanti incendi che hanno colpito l’area metropolitana di Los Angeles non si ferma e anzi offre poche prospettive incoraggianti nel breve periodo. Stando alle previsioni, le condizioni meteorologiche rimarranno favorevoli sia alla crescita degli incendi già esistenti che alla nascita di nuove fiamme, con venti particolarmente intensi che continueranno a soffiare un’area caratterizzata da un’insolita siccità.
Al momento i grandi incendi attivi nell’area di Los Angeles sono tre, quello più esteso, il Palisades fire, nel quartiere di Pacific Palisades e Malibu, ha bruciato quasi 96mila metri quadrati. In totale, le fiamme hanno causato la morte di 24 persone, danneggiato oltre 12mila tra edifici e auto e consumato circa 160mila chilometri quadrati di territorio.
Le condizioni meteo che favoriscono gli incendi sono la presenza di vegetazione secca, bassa umidità e venti forti. La combinazione di questi ingredienti permette agli incendi di innescarsi facilmente e di trapelare con rapidità; è stata questa pericolosa miscela che ha permesso al Palisades fire e all’Eaton fire di espandersi vanificando gli sforzi di contenimento della scorsa settimana.
Le squadre dei vigili del fuoco sono poi riuscite controllare almeno parzialmente gli incendi, grazie ai rinforzi provenienti da altri stati americani, al rifornimenti d’acqua negli idranti e al calo della velocità del vento (oltre a favorire la rapida propagazione degli incendi, in alcuni casi i forti venti stagionali di Santa Ana hanno impedito ai velivoli antincendio di intervenire con acqua e prodotti chimici ignifughi). La cattiva notizia è che presto questi venti potrebbero tornare ad alzarsi e che su tutti gli altri fronti le condizioni meteo probabilmente non aiuteranno i vigili del fuoco in tempi brevi.
Condizioni meteo avverse
Lo Storm prediction center, l’agenzia del Servizio meteorologico nazionale statunitense che dirama le previsioni meteorologiche legate agli incendi, afferma che nei prossimi giorni il rischio rimarrà estremamente elevato in tutta l’area Los Angeles, per via del ritorno dei venti di Santa Ana, che potrebbero favorire la propagazione delle fiamme esistenti e la formazione di altre.
Queste raffiche si verificano quando c’è una differenza di pressione tra il Great basin – una vasta distesa di terra che si estende soprattutto tra Nevada e Utah – e le zone costiere intorno a Los Angeles. I meteorologi spesso utilizzano la differenza di pressione atmosferica tra Las Vegas e Los Angeles per prevedere questi venti. Una differenza di pressione più elevata crea venti più forti che si dirigono verso la costa, alimentando gli incendi esistenti: esattamente quello che secondo le previsioni vedremo nei prossimi giorni.
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di Dennis Mersereau www.wired.it 2025-01-13 14:40:00 ,