Carmine Ranieri Guarino, Alessandro Gemme
La gru che si muove, qualcosa che va storto. In un attimo il dramma. Tragico incidente sul lavoro lunedì mattina a Milano. Intorno alle 8 un operaio di 28 anni, Mohammed Ali Fathi Abdelghani, è deceduto dopo essere stato colpito da una cassaforma metallica mentre stava lavorando in un cantiere di via Parravicini, dietro alla Stazione Centrale. Il dramma si è consumato all’ultimo piano del cantiere, dove gli operai si stavano preparando a gettare il calcestruzzo.
L’uomo stava lavorando con altri colleghi quando, durante la movimentazione di un’autogru e per cause ancora da accertare, il manufatto metallico si sarebbe sganciato travolgendolo. È subito scattata la macchina dei soccorsi. L’agenzia regionale di emergenza urgenza ha inviato un’ambulanza e un’automedica in codice rosso. Purtroppo è stato tutto inutile. I soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del 28enne.
Cos’è una cassaforma
Una cassaforma è una struttura temporanea utilizzata nella costruzione di edifici per sostenere il calcestruzzo fresco fino a quando non raggiunge la sua resistenza sufficiente per sopportare il proprio peso. La cassaforma può essere realizzata in vari materiali, tra cui legno, acciaio, plastica o fibra di vetro. La sua forma e dimensione dipendono dal tipo di struttura che si sta costruendo.
Sul posto anche i vigili del fuoco per recuperare il corpo del giovane. L’esatta dinamica dell’incidente non è ancora chiara e sul caso sono in corso accertamenti da parte della polizia locale, sul posto con il nucleo specializzato in incidenti sul lavoro. Le forze dell’ordine, inoltre, hanno messo i sigilli al cantiere.
Mohammed era in Italia da due anni e ha sempre lavorato nell’edilizia. Da circa cinque mesi era impegnato nella costruzione della torre di via Parravicini, mentre in precedenza aveva lavorato per la stessa azienda per un altro edificio fuori Milano. Sempre assunto regolarmente.Anche suo fratello lavora nel milanese come operaio edile, mentre la moglie e la figlia di tre anni sono rimaste in Egitto.
La Torre di Ponte Seveso: cosa si sta costruendo
Il luogo in cui si è consumata la tragedia è un cantiere per la realizzazione di una torre residenziale di otto piani, per un totale di 20 appartamenti.
Lo scheletro della struttura si trova davanti al rilievo ferroviario della Stazione Centrale. I lavori sono iniziati nel mese di marzo dopo la demolizione dell’ex magazzino che sorgeva all’angolo con via Sammartini.
La Cgil: “L’ennesimo incidente evitabile”
“L’ennesimo infortunio mortale, l’ennesimo infortunio evitabile – ha commentato la Cgil di Milano in una nota -. L’ennesima vita spezzata da commemorare – prosegue la Cgil -. Noi siamo stanchi di commemorare uno ad uno i morti sul lavoro quando le morti andrebbero prevenute collettivamente. Non basta crescere – prosegue la nota della Cgil – non basta aumentare la ricchezza dell’area metropolitana grazie all’apertura di nuovi cantieri e al boom turistico, Milano cresce quando non lascia indietro nessuno, quando protegge le sue lavoratrici e i suoi lavoratori. Cresce quando si garantiscono misure di sicurezza adeguate e contratti regolari”.
Sala: “Non si fa abbastanza”
“È l’ennesima tragedia sul lavoro, continuiamo a fare richiami sulla sicurezza ma obiettivamente non si fa abbastanza – ha chiosato il sindaco di Milano Beppe Sala -. Vanno bene i protocolli, va bene tutto però c’è da fare di più sul tema della sicurezza – ha aggiunto -. Mi ricordo quello che abbiamo fatto a Expo che non era soltanto un protocollo ma una vigilanza continua dei lavori”. Il tema della sicurezza del lavoro “sta diventando una questione estremamente delicata e che esplode a momenti di fronte a delle tragedie – ha concluso Sala -, poi un po’ ci si dimentica ma non può funzionare così”.
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amp.milanotoday.it
2023-12-11 14:08:23 ,