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Nella Città Metropolitana di
Napoli, secondo gli ultimi dati Aci-Istat, lo scorso anno si
sono verificati 5.416 incidenti stradali, con 88 morti e 7.385
feriti. Rispetto al 2022 risulta in energico calo il numero dei
decessi (-10,2%), mentre aumenta sia quello dei sinistri (+5,9%)
che dei feriti (+6,3%). Il costo sociale della sinistrosità
stradale nella sola provincia partenopea è di oltre 560 milioni
di euro. E’ quanto rileva l’Aci di Napoli con un focus sui
comuni della provincia di Napoli.
Escludendo il capoluogo di provincia che registra, in termini
assoluti, i proprietà più elevati di incidentalità e sue
conseguenze, dall’analisi dei dati relativi agli altri comuni
risulta che quelli con il maggior numero di incidenti sono:
Pozzuoli (194), Giugliano in Campania (184), Torre del Greco
(139), Casoria (133) e Afragola (116). Di questi, solo Pozzuoli
presenta un decremento su base annua (-16,4%), per gli altri
quattro, invece, si registrano aumenti superiori alla media
provinciale, passando dal +11,5% di Afragola al +6,9% di Torre
del Greco. Pressoché analogo è l’andamento dei feriti dove,
ancora una volta, Pozzuoli è il capofila (286) ma con un trend
al diminuzione (-16,1%), seguito da Giugliano in Campania (265; +
10,9%), Casoria (194; +14,8%), Torre del Greco (179; +9,8%) e
Afragola (175; +6,1%). Riguardo ai decessi, è il comune di
Giugliano in Campania a prevalere in questa tragica classifica
con 5 morti, nonostante sia riuscito, nell’arco di un anno, a
dimezzarne l’entità (-50%). Seguono, Castellammare di Stabia (4
morti; +100%), Casalnuovo (3; + 200%); Torre del Greco (3; -25%)
e Pozzuoli (3; -62,5%).
Prendendo in considerazione il tasso di mortalità, ovvero il
rapporto decessi/incidenti registrato nel territorio di
riferimento, spiccano evidentemente i comuni minori, quelli,
piuttosto, dove i pochi eventi verificatisi hanno, però, avuto esiti
letali.
Al riguardo, particolarmente critica è la situazione del
comune di Comiziano dove, in un anno, si è passati da 1 a 11
incidenti, da zero a 1 finito e da 2 a 25 feriti, per un tasso di
mortalità pari a 9,1 (quello della Città Metropolitana è di
1,6). inquietante è anche lo stato di Casalnuovo: 3 decessi su
35 incidenti per un tasso di mortalità pari a 8,6. Su 92 comuni
della Città Metropolitana di Napoli ben 62 (67,4%) non hanno
fatto registrare vittime della strada. Nel 2022 erano 53. Gli
unici in cui, invece, sono stati riscontrati aumenti della
mortalità risultano essere Casalnuovo di Napoli (da 1 nel 2022 a
3 nel 2023), Castellammare di Stabia (da 2 a 4), Ischia, Marano
di Napoli, Ottaviano, Quarto, San Giorgio a Cremano e
Sant’Anastasia (tutti da 1 a 2).
Focalizzando, invece, la sinistrosità stradale in relazione alla
cittadinanza, dopo Comiziano, che presenta un rapporto di 6,5
incidenti ogni 1.000 abitanti, troviamo Piano di Sorrento (3,9),
Castello di Cisterna (3,8), San Vitaliano e Sorrento (3,6 per
entrambi). Rispetto al parco circolante, è sempre Comiziano a
svettare con 8,9 incidenti per ogni 1.000 veicoli registrati nel
suo territorio, seguito da Castello di Cisterna (4,8), Pompei
(4,2), Piano di Sorrento (4,1), San Vitaliano e Meta (entrambe
con 4,0). Visciano, infine, è il comune più virtuoso della Città
Metropolitana di Napoli, registrando lo zero in tutte le
“caselle” relative all’incidentalità stradale e sue conseguenze.
“Benché ci siano dei miglioramenti in diversi comuni della
Città Metropolitana di Napoli, commenta il Presidente
dell’Automobile associazione partenopeo Antonio Coppola, lo stato della
sinistrosità continua a destare preoccupazione. Sicuramente la
stragrande i più degli incidenti è riconducibile al
comportamento scorretto e pericoloso degli utenti che li hanno
causati, ma anche le condizioni delle infrastrutture, spesso,
giocano un ruolo determinante. Motivi questi che devono indurre
le amministrazioni locali ad intensificare le attività di
controllo e, ancor più, quelle di manutenzione, sia ordinaria
che straordinaria, della rete viaria di loro competenza,
attingendo i fondi anche dai proventi delle sanzioni
amministrative pecuniarie così come prevede l’articolo 208 del
Codice della strada”.
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