In questi giorni, l’India dovrebbe aver definitivamente superato la Cina come paese più popoloso del mondo. È impossibile dare una data precisa al sorpasso, ma le previsioni del World population prospect delle Nazioni Unite, indicano che potrebbe essere già accaduto o realizzarsi verso la metà di aprile 2023.
La Cina è stata la nazione più popolosa del mondo almeno dal 1950, quando sono iniziate le rilevazioni demografiche delle Nazioni Unite. Ma da allora, la cittadinanza indiana è quadruplicata, arrivando agli attuali 1,43 miliardi, mentre quella cinese ha raggiunto un picco di 1,42 miliardi nel 2021 e poi ha cominciato gradualmente a diminuire.
Insieme, le due gigantesche nazioni accorpano circa 2,8 miliardi di persone, più di un terzo degli 8 miliardi di abitanti di cui è composta la terra e più di tutti gli altri 19 paesi maggiormente popolati al mondo messi insieme. Ciò significa che circa una persona su tre proviene da uno di questi due enormi paesi dell’Asia.
Cosa sappiamo:
- Ma il sorpasso è avvenuto o no?
- Come vengono calcolate queste previsioni?
- Perché l’India sta crescendo?
- Cosa comporta tutto questo?
Ma il sorpasso è avvenuto o no?
Le previsioni delle Nazioni Unite si basano su una lunga indagine relativa ai registri delle nascite e dei decessi in Cina e India, che indicano come il sorpasso debba avvenire attorno alla metà di aprile. Tuttavia, i demografi avvertono di non prendere questo dato a scatola chiusa, perché si tratta di un’approssimazione su numeri probabilmente imprecisi e che potrebbero essere rivisti.
Per esempio, fino a pochi anni fa si pensava che l’India avrebbe superato la Cina attorno alla fine del 2030, ma i tempi si sono velocemente accorciati a causa del forte calo di nascite in Cina, causato dall’aumentare del costo della vita.
Come vengono calcolate queste previsioni?
I dati analizzati provengono dai censimenti della cittadinanza condotti ogni 10 anni, e dai registri di nascite e decessi. In questo caso, l’ultimo censimento avvenuto in Cina è relativo al 2020, mentre in India risale al 2011, perché quello previsto nel 2021 è stato rimandato a causa della pandemia da Covid-19.
Per questo, i ricercatori delle Nazioni Unite impiegano anche indagini campionarie e molte altre fonti per colmare le lacune dei dati statali, provenienti anche da enti privati come fondazioni e organizzazioni non governative. Poi, attraverso tecniche statistiche, i dati relativi a nascite e decessi vengono incrociati e usati per comprendere l’andamento della cittadinanza e calcolare così una stima della sua crescita e decrescita.
Perché l’India sta crescendo?
Il gigante indiano, nonostante abbia una superficie territoriale pari a un terzo di quella cinese, ha una cittadinanza molto giovane concentrata tra le sue enormi metropoli e le zone limitrofe, in particolare nella zona settentrionale del paese.
In India nascono più persone ogni anno che in qualunque altro paese e c’è un forte ricambio generazionale. Mentre la Cina si è unita a molti paesi europei nell’avere più decessi annuali che nascite e, con la crescita economica, ha una cittadinanza che invecchia di più ma fa meno figli, a causa dell’alto costo della vita.
Cosa comporta tutto questo?
La crescita della cittadinanza comporta forti conseguenze sociali ed economiche. La crescita indiana significa una forza lavoro in crescita, che deve essere occupata, e quindi una forte spinta a far crescere e sviluppare l’economia. Mentre in Cina, avere meno adulti in età lavorativa significa la necessità di attrarre forza lavoro dall’estero e meno capacità di sostenere l’invecchiamento della cittadinanza.
Inoltre, una volta che si raggiunge un basso livello di fertilità è difficile recuperare la crescita della cittadinanza, anche cambiando le politiche statali per incoraggiare le nascite e questo si ripercuoterà sull’andamento del paese nel lungo periodo.
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di Kevin Carboni www.wired.it 2023-04-14 11:21:14 ,