Author: Francesco Verderami
Data : 2022-11-11 22:08:11
Dominio: www.corriere.it
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Ma all’ex premier la reazione di Parigi contro Roma apparsa inaccettabile
N con Carola Rackete n con Giorgia Meloni: sul caso dei migranti Silvio Berlusconi ha assunto la postura di leader caritatevole, sensibile all’emergenza umanitaria. Cos misura la distanza dalla presidente del Consiglio.
Da giorni il Cavaliere ripete che Palazzo Chigi avrebbe dovuto assumere subito un diverso atteggiamento verso quelle povere persone imbarcate sulle navi delle Ong: Bisognava intanto salvarli tutti, ha detto a una cena con alcuni dirigenti azzurri. Fosse per lui, andrebbero usati gli alberghi che al Sud in inverno sono chiusi perch senza clienti. E l si potrebbe dare un giusto ricovero ai migranti: Vederli ammassati nelle palestre non umano.
Nelle parole di Berlusconi c’entra la politica, non c’ dubbio. Ma c’entra anche una componente psicologica che si manifest nella primavera del 1997, ai tempi del governo di Romano Prodi, quando una corvetta della Marina militare italiana speron un’imbarcazione carica di albanesi che fuggivano dalla guerra civile: delle 120 persone a bordo della nave ne sopravvissero solo 34. E il Cavaliere volle andare a visitarli il giorno di Pasqua. Se anche oggi si mostra critico, perch ritiene sbagliato l’approccio con l’Africa sia nella gestione dei flussi sia nell’assenza di investimenti.
Per l’Africa servirebbe un Piano Marshall, la capacit cio — per dirla con il forzista Mul — di riporre i fucili e aprire le fabbriche nelle aree sottosviluppate. Il Piano dovrebbe intestarselo l’Europa, che invece latita anche nella solidariet verso quei Paesi comunitari a cui si lascia per intero il peso degli sbarchi. E intanto in Africa abbiamo lasciato spazio alla Cina, s’infervora Berlusconi: Ma lo sapete che una quarantina di Stati comprano le armi da loro?. L’espansionismo di Pechino per lui una vera e propria ossessione. Raccontano che abbia una cartina nella quale evidenziato come nel giro di dieci anni i cinesi hanno decuplicato la loro sfera di influenza.
L’Unione Europea invece non riesce nemmeno ad accordarsi sulla ricollocazione dei migranti. Su questo tema converge con Meloni e punta l’indice contro lo sciovinismo dei francesi. La reazione di Parigi verso Roma gli parsa inaccettabile: Mandare 500 uomini al confine con l’Italia pazzesco. Anche perch furono i francesi a violare quel confine nel 2018, quando un furgone della gendarmeria super il posto di polizia di frontiera per scaricare alcuni minori extra-comunitari sfuggiti ai controlli.
La verit che da anni in quel lembo di terra si supera quasi quotidianamente il limite della vergogna. Pile di dossier inviati a Bruxelles e redatti da autorevolissime organizzazioni — compresa la Caritas — denunciano l’assenza di umanit che il ministro dell’Interno francese Grald Darmanin l’altro giorno ha attribuito alla sola Italia. Ma Berlusconi convinto che un simile e grottesco derby non conviene a nessuno in Europa. E cos dicendo, marca la differenza anche da Matteo Salvini, che dimenticando il suo ruolo di governo continua ad agitarsi come fosse ancora in campagna elettorale.
Per certi versi ovvio che il Cavaliere miri a distinguersi dagli alleati, perch noi siamo Forza Italia. E allora, pronti e via, all’indomani del Consiglio dei ministri che ha approvato il quarto decreto Aiuti, ha fatto annunciare dai suoi capigruppo di Camera e Senato che il partito non accetta la soluzione scelta dal governo per superare il problema del Superbonus. Perch oltre alla componente psicologica e a quella politica, in Berlusconi c’ anche la componente degli affari, e noi dobbiamo scongiurare il collasso del comparto edilizio, materia su cui vanta una certa esperienza.
C’ un motivo se il leader di Forza Italia ha voluto mandare un segnale (anche) su questo provvedimento a Palazzo Chigi: seccato per non essere stato preventivamente consultato. E quando in un governo non si cerca la sintesi — commenta minaccioso un esponente azzurro — i governi faticano a durare. Intanto superiamo l’emergenza energetica. Poi si parler di altre cose. Difficilmente tra le altre cose ci sar anche l’approccio alla crisi ucraina. Nonostante l’analisi del Cavaliere sul conflitto continui a divergere da quella di Meloni.
A cena, davanti ai commensali, Berlusconi ha offerto una versione che stride con la realt dei fatti, perch la sua tesi che ci sia un criminale di guerra ma non Vladimir Putin. Perci ieri, per prevenire nuove rivelazioni ed evitare l’ennesimo incidente, Alessandro Cattaneo ha ribadito che Forza Italia non abbandoner mai la sua linea atlantista, fedele ai valori della Nato. Ma l’iniziativa diplomatica dev’essere prioritaria. Come salvare capra e cavoli in vista del sesto decreto per le armi a Kiev.
11 novembre 2022 (modifica il 11 novembre 2022 | 23:07)
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