La startup dell’intelligenza artificiale Hugging Face sta raccogliendo corposi finanziamenti da buona parte dei colossi del tech. Da Google a Amazon fino a Intel e Qualcomm. Dopo una nuova iniezione di 235 milioni di dollari, il suo valore è lievitato fino a superare i 4,5 miliardi. Il motivo dell’interesse del gotha informatico è presto detto: l’azienda franco-statunitense sta lavorando da tempo a una piattaforma open source dedicata a tutto tondo all’intelligenza artificiale, per allestire un ambiente collaborativo e accessibile in continua crescita dove trovare modelli, set di dati, librerie di codici e tutto il necessario per una vasta serie di progetti.
La storia
La storia di Hugging Face inizia nel 2016, anno della fondazione grazie agli imprenditori francesi Clément Delangue, Julien Chaumond e Thomas Wolf debuttando al pubblico con un chatbot dedicato ai teenager, il cui modello di linguaggio di riferimento è stato reso pubblico in modo open-source poco dopo. Hugging Face si è poi dedicata nel 2021 alla realizzazione di un nuovo e ben più performante modello di linguaggio multi-idioma chiamato Bloom insieme ad altre realtà del segmento (da Microsoft a Nvidia) con oltre 1.000 ricercatori coinvolti, stringendo un accordo con Amazon a febbraio scorso per rendere i propri strumenti disponibili su Amazon web services, il braccio cloud del colosso dell’ecommerce.
La crescita della società di intelligenza artificiale è stata poderosa, grazie a continue tornate di finanziamenti che gli hanno consentito di superare i 2 miliardi di dollari di valore un anno fa e di duplicare la cifra con l’ultima tranche di fondi che ha coinvolto un gruppo guidato da Salesforce con la partecipazione altisonante di Google, Amazon, Intel, Ibm, Nvidia, Amd e Qualcomm.
Twitter content
This content can also be viewed on the site it originates from.
I servizi
Una larga fetta dei guadagni di Hugging Face proviene dalle migliaia di redditizi strumenti per la creazione di applicazioni basate su apprendimento automatico e addestrati dalla comunità di sviluppatori open-source. I prezzi richiesti per l’accesso ai tool sono popolari e abbordabili e c’è anche un piano gratis di base. Tra i tanti progetti ospitati e resi possibili in questi anni ci sono anche i celeberrimi modelli Stable Diffusion e Dall-E Mini capaci di generare immagini foto-realistiche tramite input testuale oppure il generatore di video tramite AI chiamato ModelScope.
Leggi tutto su www.wired.it
di Diego Barbera www.wired.it 2023-08-25 14:30:59 ,