Il 20 aprile il centro studi statunitense Pew Research Center ha pubblicato un nuovo sondaggio che riporta le opinioni dei lavoratori americani rispetto all’intelligenza artificiale (Ai).
Negli ultimi anni la tecnologia è diventata un elemento sempre più comune nelle aziende, e il suo ruolo è destinato a crescere man mano che l’Ai diventare più capace, grazie a progressi come i modelli linguistici di grandi dimensioni, che hanno permesso lo sviluppo di ChatGpt e di un numero crescente di altri strumenti.
Sebbene quella del Pew non sia la prima indagine a raccogliere le impressioni del pubblico nei confronti dell’Ai, i dati del centro studi sono relativamente recenti e partono da un campione significativo, 11004 adulti statunitensi interpellati tra il 12 e il 18 dicembre dello scorso anno, proprio quando stava prendendo piede l’entusiasmo per ChatGpt (il sistema è stato lanciato alla fine dello scorso novembre).
Il rapporto suggerisce che la maggior parte dei lavoratori si aspetta che l’intelligenza artificiale trasformi le assunzioni, i licenziamenti e le valutazioni dei dipendenti. Molte delle persone interpellate hanno detto di non essere sicure della forma che questi cambiamenti potrebbero assumere, e di essere preoccupate per il potenziale impatto dell’Ai.
Circa il 68 % degli intervistati ha dichiarato di aspettarsi che l’Ai avrà ripercussioni notevoli sui lavoratori nei prossimi vent’anni. Curiosamente, però, solo il 28 % ritiene che questi effetti li riguarderanno personalmente, mentre il 38 % non è sicuro delle conseguenze che la tecnologia potrebbe avere sul proprio lavoro.
Questi dati riflettono il fatto che nessuno sa davvero come l’Ai cambierà le professioni e il mondo del lavoro nei prossimi anni. La tecnologia si sta evolvendo rapidamente e il suo impatto è spesso varia molto a seconda del settore e della posizione ricoperta.
Tuttavia, possiamo aspettarci che le attuali applicazioni della tecnologia siano destinate ad espandersi e diventare più sofisticate. Alcuni datori di lavoro utilizzano già l’Ai come supporto nella selezione dei candidati, mentre chi è in cerca di occupazione sta imparando i trucchi per aggirare gli algoritmi. Sulla carta, l’Ai ha il potenziale per rendere più giuste le assunzioni e aumentare la diversità sul posto di lavoro. In pratica, però, a volte questi sistemi hanno fatto esattamente il contrario, portando per esempio il governo statunitense a mettere in guardia i datori di lavoro dal rischio che gli algoritmi possano discriminare le persone con disabilità.
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di Will Knight www.wired.it 2023-04-24 11:00:00 ,