Diverse ricerche stanno dimostrando come l’intelligenza artificiale abbia un potenziale
elevato per migliorare il clima. Gli algoritmi di Ai possono essere utilizzati per identificare, ad esempio, i percorsi più efficienti dal punto di vista energetico, con studi che riportano come l’Ai può ridurre le emissioni dei veicoli del 50% entro il 2050. In un modo simile, impiegando queste tecnologie in agricoltura, si possono migliorare i raccolti, identificare in quali zone intervenire prima durante i disastri o addirittura quali aree della foresta pluviale stanno subendo la maggiore distruzione. Infine, l’Ai sta venendo utilizzata anche per trovare soluzioni a se stessa, identificando modi in cui si può ottimizzare l’energia durante il training dei modelli.
Supporto all’innovazione scientifica
Uno dei più grandi contributi che questa nuova tecnologia sta sperimentando risiede nel progresso scientifico. Durante il 2022, l’intelligenza artificiale è stata utilizzata in svariati ambiti, dalla fusione nucleare, al miglioramento dell’efficienza della manipolazione di matrici e addirittura per creare nuovi anticorpi. L’Ai, infatti, può aiutare a identificare promettenti candidati per farmaci e accelerare il processo di scoperta degli stessi.
Analizzando vaste quantità di dati e simulando le interazioni dei farmaci, può aiutare i ricercatori a identificare quali composti sono più probabili di avere successo nei trial clinici, riducendo processi che di solito impiegano anni. Essa viene utilizzata anche per analizzare grandi set di dati di informazioni genetiche, che possono aiutare i ricercatori a identificare mutazioni che causano malattie, prevedere gli esiti dei pazienti e persino progettare nuovi trattamenti.
Ancora più lavoro
Negli Stati Uniti, in quasi ogni settore lavorativo si è registrato un aumento nel numero di offerte di lavoro relative all’intelligenza artificiale, passando dal 1.7% nel 2021 all’1.9% nel 2022, segnalando come i datori di lavoro negli Stati Uniti, e non solo, stanno cercando un numero sempre maggiore di persone con skill relative all’Ai. Questo varia da settore a settore. Lavori in agricoltura e nell’industria manifatturiera sono i meno esposti, mentre quelli relativi all’ambito tecnologico sono tra quelli che verranno cambiati di più nel futuro.
Adozione dell’Ai
Tuttavia, nonostante il numero di offerte di lavoro sia in aumento, e la proporzione di aziende che utilizzano l’Ai nel 2022 è più che raddoppiata dal 2017, la crescita ha rallentato negli scorsi anni, rimanendo stabile tra il 50% e il 60%. In aggiunta, il report mostra come le aziende che hanno adottato questa nuova tecnologia hanno subito una forte riduzione dei costi e un forte aumento del fatturato, mostrando ancora un’altra volta l’impatto positivo per le aziende.
Regolamentazione
Uno degli argomenti più spinosi nell’ultimo anno è quello della regolamentazione. Al
momento, l’industria dell’Ai non è regolamentata, per cui il progresso sta procedendo a ritmi frenetici, ma senza guardrail per i consumatori. Questo sta portando i paesi di tutto il mondo a creare leggi e normative che controllino lo sviluppo di questa potente tecnologia. Tuttavia, la velocità a cui i paesi si stanno adattando non tiene testa allo sviluppo dell’Ai, per cui ogni sforzo di regolare l’industria finisce a diventare antiquato in poco tempo. In particolare, 127 paesi hanno creato proposte di legge riguardanti l’Ai, un numero estremamente elevato. Tra queste, 37 si sono trasformate in legge nel 2022, passando da 1 sola nel 2016.
Sentimento tra le nazioni
Non tutte le nazioni, però, stanno adottando lo stesso sentimento nei confronti dell’intelligenza artificiale. Solamente il 37% degli americani trova, infatti, che l’Ai abbia più benefici che aspetti negativi. Nei paesi più emergenti, invece, l’opinione è diversa. La cittadinanza cinese, in particolare, trova che l’Ai sia un fatto positivo nel 78% dei casi, mentre l’Arabia Saudita al 76% e l’India al 71%.
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di Eugenio Zuccarelli www.wired.it 2023-04-30 04:50:00 ,