L’innovazione raramente accade in un ambiente chiuso: i talenti fioriscono quando sono interconnessi. Per questo Plai non è solo Mondadori: l’ecosistema include partner come Fastweb, che ha inaugurato il primo supercomputer in Italia dedicato alla GenAI, StartupItalia, i3P del Politecnico di Torino, AWS Amazon e molti altri. “La collaborazione è la parte più efficace“, dice Argiolas. “Al di là del concetto di acceleratore, che è un concetto operativo, stiamo creando dei tavoli di lavoro allargati per favorire dialoghi e confronti sull’intelligenza artificiale tra startup, imprese e investitori“.
Learning by doing
Il futuro dell’innovazione in Italia passa anche da qui. “Tutti stanno facendo learning by doing, stanno apprendendo mentre sperimentano – dice Argiolas – anche se sono avanti quelli che sono venuti da noi. I limiti maggiori derivano dalla dimensione dell’ecosistema italiano, che è fatto di pmi: non può essere guidato dal singolo, ma serve un volano più ampio per coordinare e mettere in relazione tante realtà diverse. Plai può ricoprire questo ruolo“.
L’esplorazione delle potenzialità dell’intelligenza artificiale e della sua capacità di trasformare il modo con il quale si produce innovazione e benessere è a stento iniziata: aggiunge un nuovo livello di possibilità per la competitività del Sistema-Paese. È come un virus dal quale secondo Plai bisogna farsi contaminare.
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di Antonio Dini www.wired.it 2025-01-02 05:00:00 ,