Dopo lo stop della Francia, altri governi dell’Unione europea potrebbero sospendere la vendita degli iPhone 12. Parigi ha deciso martedì 12 settembre di togliere dal mercato gli smartphone (in vendita dal 2020) a causa del livello delle radiazioni emesse, che secondo uno studio dell’Agenzia nazionale delle frequenze francese (Anfr) risultano superiori a quelle consentite dalla normativa europea.
Belgio e Germania i primi a muoversi
A seguito dell’allarme lanciato da Parigi, i primi a mobilitarsi sono stati i governi di Belgio e Germania. Come riportato da Reuters, il ministro belga per la digitalizzazione Mathieu Michel ha chiesto all’Istituto nazionale per i servizi postali e le telecomunicazioni di indagare sulle potenziali criticità per la salute rappresentate dall’iPhone 12. Michel ha voluto coinvolgere anche l’autorità nazionale di regolamentazione del Belgio, chiedendole di “rivedere tutti gli smartphone Apple e i dispositivi realizzati da altri in una fase successiva” perché, ha detto, “è mio dovere assicurarmi che tutti i cittadini siano al sicuro”.
Da parte sua, anche Berlino ha mosso i primi passi: l’autorità tedesca di regolamentazione della rete (BNetzA) ha dichiarato di essere in contatto con le autorità francesi e ha “parlato della possibilità di avviare un procedimento simile” a quello di Parigi, spiega Rainews. Più cauti i governi di Italia e Paesi Bassi. Il ministero delle Imprese e del made in Italy italiano si è detto impegnato nel monitoraggio della situazione così come l’autorità olandese di vigilanza sul digitale, intenzionata a chiedere spiegazioni direttamente alla Apple.
Una misura per tutta l’Unione europea
La Francia ha concesso ad Apple quindici giorni di tempo per risolvere il problema dell’emissione di onde elettromagnetiche attraverso l’aggiornamento dei software degli iPhone 12. L’azienda ha risposto di essere pronta ad agire in breve tempo. Nel frattempo, spiega il Financial times, Parigi ha comunicato la misura intrapresa alla Commissione europea e alle autorità di regolamentazione degli altri Stati membri dell’Unione europea.
Da questo momento in poi, come stabilito dalle regole del mercato unico, tutti i paesi membri dell’Unione hanno tre mesi di tempo per esaminare le restrizioni emanate da Parigi, che avendo aperto l’indagine interpreta un ruolo di guida dei paesi europei sulla questione. Se al termine di questi novanta giorni nessuno stato si sarà opposto alle misure della Francia, il blocco della vendita degli iPhone 12 sarà esteso a tutta l’Unione. Sempre che i problemi di emissione sussistano ancora. Apple sta agendo per chiudere la partita molto prima.
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di Giovanni Esperti www.wired.it 2023-09-15 15:57:48 ,