Nello scorso trimestre, le vendite globali di iPhone sono diminuite dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2023, anche se Apple è riuscita comunque a incassare miliardi e battere le aspettative di fatturato complessivo. Il calo dell’iPhone in Cina, un mercato chiave per Cupertino, è stato ancora più netto, con un meno 6,5% (molto più rispetto al 2,4% previsto dagli analisti). E oggi Apple non è più nella lista dei primi cinque venditori di smartphone in Cina.
Super iPhone?
Ma gli iPhone 16 e 16 Pro – insieme ai vecchi modelli di iPhone 15 ritenuti sufficientemente potenti – sono dotati di nuove funzionalità di intelligenza artificiale che Apple definisce più capaci e sicure rispetto agli strumenti di genAI offerti dai rivali (e non va dimenticato che per alcune di queste funzioni Apple sta collaborando con OpenAI).
Tra queste, ci sono opzioni di photo editing più raffinate, emoji personalizzate generate dall’intelligenza artificiale, strumenti per la scrittura di email e messaggi e un Siri molto più naturale.
Alcune di queste funzioni non saranno disponibili negli Stati Uniti prima dell’anno prossimo, mentre non è dato sapere se e quando arriveranno in Europa (per non parlare poi della loro versione in italiano). Ciononostante, secondo gli analisti più ottimisti l’integrazione dell’intelligenza artificiale nell’iPhone potrebbe comunque portare a un boom di vendite. Mentre negli anni passati erano gli aggiornamenti hardware dell’iPhone ad attirare l’attenzione, ora la cosa interessante è capire come l’hardware di Apple, come i chip personalizzati, sarà al servizio dell’intelligenza artificiale avanzata.
“A prescindere dal fatto che Apple Intelligence sia supportata o meno fin dal primo giorno, i nuovi iPhone sono a prova di futuro“, afferma Paolo Pescatore, analista e ideatore di Pp insights, che come Ives è convinto che questo sia l’inizio di un superciclo dell’iPhone: “Le abilità di Apple nel silicio, nell’hardware e nei servizi convergeranno per dare vita all’intelligenza di Apple”, osserva Pescatore, aggiungendo anche che per l’azienda era arrivato il momento di aggiornare Siri, e che gli utenti iPhone saranno disposti a dare un’altra possibilità all’assistente dell’azienda. Apple non ha risposto immediatamente alle richieste di commento di Wired US.
Le voci fuori dal coro
Altri analisti tuttavia la pensano diversamente. Anand Joshi di TechInsights per esempio sostiene che i limiti tecnici dei vecchi modelli probabilmente stimoleranno i clienti Apple a sostituire il loro iPhone, ma ritiene comunque che ci sia solo un “50% di possibilità di un superciclo“. “Il motore principale sarà l’intelligenza artificiale, ma sono ancora scettico sull’esperienza fruitore“, afferma.
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di Lauren Goode www.wired.it 2024-09-10 10:56:48 ,