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Vice Presidente Parlamento Europeo alla proiezione di ‘Donbass’
(ANSA) – NAPOLI, 26 GIU – «Il cinema può essere un elemento
di conoscenza e riflessione sulle cose che sono accadute e che
ancora accadono. È bello che si senta l’esigenza di capire cosa
sta succedendo. Quella che abbiamo sotto gli occhi è
un’invasione ingiustificata e ingiustificabile; non è una guerra
come un’altra, perché non ci sono due torti. Vladimir Putin ha
invaso uno Stato sovrano, l’Ucraina, che in questo momento si
sta difendendo e sta difendendo i propri confini, il proprio
territorio, la propria intangibilità, la propria indipendenza,
insieme alla propria gente”. Parole del vice presidente
del Parlamento europeo Pina Picierno, pronunciate in occasione
della serata d’apertura dell’Ischia Film Festival, e prima della
proiezione del film “Donbass” di Sergei Loznitsa, nella sezione
non competitiva Scenari di Guerra fortemente voluta, per il
ventennale, dal direttore artistico e ideatore dell’evento,
Michelangelo Messina.
«Abbiamo sentito di stupri di guerra- ha sottolineato – di
crimini terribili che sono stati compiuti in questi mesi, che
sono stati testimoniati grazie all’opera di filmmaker
indipendenti, abbiamo le prove di quello che in queste ore sta
accadendo. È la prima guerra che viviamo in presa diretta,
conoscendo direttamente cosa accade grazie al loro preziosissimo
lavoro. Rispetto a tutto questo le istituzioni europee hanno
deciso di essere molto nette e chiare nella testimonianza
politica della necessità di non rimanere nel mezzo, di non
essere ambigui».
Gianni Canova ha ricordato l’importanza di interrogarsi, in un
momento come questo, sulla capacità che le immagini hanno di
testimoniare la verità ma anche la sua scomparsa, come avviene
con le fake news. Occasione per la Picierno per sottolineare che
«in nessun paese d’Europa come in Italia abbiamo un dibattito
pubblico dove sin dall’inizio si è spacciata come libertà di
stampa l’idea di confondere e di ospitare entrambe le posizioni:
quella di chi fa un torto e chi lo subisce. Questa è
disinformazione. Da moltissimi anni la Russia di Putin prova a
destabilizzare il nostro ordine politico attraverso le fake news
e la disinformazione. È un elemento significativo a cui prestare
attenzione perché diventa anche questo un modo per ottenere il
consenso e un terreno del conflitto. È mancato un po’ lo sguardo
della politica – conclude – perché si siamo troppo abituati a
guardare il mondo attraverso la geopolitica. C’è bisogno di una
visione nuova più attenta ad analizzare la complessità, compresi
i deliri dell’essere umano. E il lavoro del cinema può essere di
grande aiuto».
A conclusione dell’incontro il direttore Messina ha infine
omaggiato la Vice Presidente e l’Unione Europea con il simbolo
del Festival, un’opera in ferro riciclato dell’artista Felice
Meo che raffigura il Castello Aragonese: «Lo metterò nello
studio della Presidente Metsola, che ne sarà felicissima» ha
commentato Picierno. (ANSA).
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2022-06-26 16:05:03 ,