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Con la fine del 2024 si chiude la
fase emergenziale dichiarata per l’isola d’Ischia a seguito
della alluvione del 2022 e se ne apre una nuova per la
ricostruzione: è stato questo il focus di un incontro tenutosi
oggi pomeriggio alla sede isolana del Commissariato alla
ricostruzione nel corso del quale il Commissario Giovanni
Legnini ha presentato il bilancio delle attività svolte dalla
sua struttura negli ultimi 12 mesi.
Sull’isola, nel corso di questo ultimo anno, gli interventi
di messa in scurezza post frana conclusi sono saliti dai 63 – al
31 dicembre 2023 – a 101, mentre quelli conclusi per la
ricostruzione post sisma sono saliti a 9. Quelli emergenziali in
corso di esecuzione sono 34, mentre quelli post sisma sono 10.
Gli interventi in fase di progettazione assommano ad oltre 70,
mentre post sisma sono 34.
Il 2024 è stato soprattutto l’anno dell’attacco della
ricostruzione privata, con i decreti di concessione di
contributi per ricostruire gli edifici danneggiati dal terremoto
saliti a 124, una crescita del 70% in un solo anno.
Partite anche le delocalizzazioni volontarie con i primi 9
decreti di concessione approvati che hanno consentito ai
beneficiari di acquistare edifici sostitutivi di quelli
danneggiati e da demolire anche se resta il nodo delle
delocalizzazioni obbligatorie. Sono state avviate anche le
demolizioni degli edifici che costituiscono un pericolo per la
sicurezza pubblica lungo le strade, attività che sarà completata
nei prossimi mesi.
“Se tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti faranno
fino in fondo la loro parte nel corso del 2025 potranno essere
avviati altri 100 cantieri pubblici”, ha detto Legnini
aggiungendo che “puntiamo inoltre per il prossimo anno, sulla
base delle procedure e degli interventi sostitutivi adottati
negli ultimi mesi, a far aprire altri 100 cantieri della
ricostruzione privata. Sono obiettivi ambiziosi ma conseguibili
tanto più quando sarà approvato il Piano della ricostruzione
della regione Campania, adottato negli ultimi giorni”.
Presente all’incontro, insieme ai sindaci isolani ed ai
rappresentanti delle forze dell’ordine anche il vice presidente
regionale Fulvio Bonavitacola che sull’argomento del piano di
ricostruzione dell’isola ha detto che “per Ischia abbiamo
approvato un piano elaborato con l’obiettivo di riprendere il
patrimonio danneggiato dall’evento sismico ma anche alla messa
in sicurezza del territorio, martoriato dai grandi eventi
idrogeologici e senza contare che questo è anche un’area
sottoposta al piano paesistico ed al Piano dell’Autorità di
Bacino per l’assetto idrogeologico, con una pluralità di norme
che bisognava rendere coerenti. Ischia è diventata quindi un
laboratorio unico in Italia, con l’elaborazione di un lettera
senza precedenti: si tratta di un buon piano grazie alla
collaborazione creatasi tra il commissario Legnini, i Comuni
interessati, la Regione Campania e l’Autorità di Bacino e la
Sovrintendenza. Abbiamo elaborato una procedura integralmente
innovativa che mette in parallelo ricostruzione e messa in
sicurezza con meccanismi, anche normativi, molto innovativi e
questo consentirà di partire contemporaneamente sui due fronti:
il 2025 sarà l’anno del decollo reale della ricostruzione”.
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