L’attacco a Monaco di Baviera alla squadra olimpica israeliana del 1972, in cui morirono undici atleti dello Stato ebraico, è l’esempio più noto. Israele non trattò con i terroristi palestinesi di Settembre Nero. Ma dopo la loro uccisione, il 6 settembre 1972, cominciò una caccia all’uomo durata sedici anni. A fungere da deterrente contro eventuali episodi di questo tipo sarebbe dovuta essere l’Operazione “Ira di Dio”, la caccia del Mossad ai leader di Settembre Nero ovunque essi si nascondessero.
La punizione di Israele ai terroristi di Monaco
Il primo assassinio avvenne il 16 ottobre 1972 a Roma, quando il rappresentante dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina in Italia, Wael Zwaiter, fu ucciso da agenti del Mossad al suo ritorno da cena. I servizi israeliani eliminarono Zwaiter colpendolo dodici volte. Subito dopo la sparatoria, gli agenti furono portati in un rifugio.
Dopo di lui, il Mossad mirò a Mahmoud Hamshari, ritenuto leader di Settembre Nero in Francia. Un agente che si spacciava per giornalista italiano attirò Hamshari fuori dal suo appartamento a Parigi, consentendo a una squadra di demolizione di piazzare una bomba sotto il suo telefono da scrivania. Il 8 dicembre 1972, la bomba esplose dopo una telefonata simulata all’appartamento di Hamshari, ferendolo mortalmente. Hamshari morì in ospedale diverse settimane dopo.
La notte del 24 gennaio 1973, Hussein Al Bashir, rappresentante di Fatah a Cipro, fu vittima di un…
Author: Redazione
Data : 2024-01-23 14:43:16
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