Da parte israeliana, sono invece 117 i palestinesi rilasciati finora. Tra questi vi sono anche maggiorenni che hanno compiuto 18 anni mentre erano in carcere in Israele. Secondo la Cnn, 23 donne e 10 minori rilasciati sabato erano stati arrestati in base al sistema di “detenzione amministrativa” imposto in Cisgiordania da Israele, che permette l’imprigionamento senza accuse o processi per sei mesi, rinnovabili senza un tetto limite.
La trattativa
Come riporta Reuters, il presidente statunitense Joe Bieden e le autorità di Qatar, che hanno mediato per la tregua, stanno cercando di convincere le parti ad estendere il cessate il fuoco per altri giorni. Le condizioni dettate da Israele sono di veder liberati 10 ostaggi per ogni giorno di tregua aggiuntivo. Stime non verificabili sul numero di prigionieri fatto da Hamas indicano ancora tra le 200 persone nelle mani della milizia. Non è chiaro se Hamas sia in grado di avanzare la pretesa di ulteriori scarcerazioni in cambio del prolungamento dell’accordo.
Nonostante l’ottimismo internazionale però, in questi quattro giorni non sono mancanti scontri e accuse reciproche tra le parti. Come riporta Ansa, sembra che Israele abbia bloccato l’arrivo di carburante negli ospedali del nord della Striscia e Hamas ha accusato Tel Aviv di aver fatto arrivare a nord solo 64 camion di aiuti umanitari su 170 promessi. Dall’altro lato, Israele ha accusato Hamas di non aver concesso al personale della Croce rossa internazionale di visitare gli ostaggi ancora a Gaza e di aver liberato alcuni minori separandoli dai genitori ancora prigionieri.
Inoltre, stando a quanto si legge su Reuters, le due parti stanno contestando i nomi presenti sulle liste di chi dovrebbe essere liberato oggi, cioè ancora una trentina di palestinesi e una ventina di israeliani. Non sono chiare le motivazioni israeliane ma sembra siano legate alla nazionalità degli ostaggi, mentre Hamas sta accusando Tel Aviv di non aver seguito il “principio di anzianità”, cioè di rilasciare per primi i prigionieri detenuti da più tempo.
Ulteriore nodo riguarda la richiesta di scarcerazione di un ragazzo palestinese di 16 anni, accusato a 12 anni per omicidio dopo l’accoltellamento di una donna israeliana. Infine, a complicare ulteriormente le cose, il primo ministro del Qatar ha fatto sapere al Financial Times che almeno 40 ostaggi trattenuti a Gaza non sarebbero in mano di Hamas, ma da altri gruppi come la Jihad islamica, altra milizia palestinese. Per riuscire a liberarli Hamas dovrebbe quindi prima riuscire a ritrovarli e farseli consegnare da questi attori terzi.
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di Kevin Carboni www.wired.it 2023-11-27 11:30:05 ,