L’operazione contro le basi dei miliziani appoggiati dall’Iran ha avuto il supporto di Australia, Bahrein, Canada e Paesi Bassi. All’Aia iniziate le udienze per le accuse di genocidio mosse a Israele. Netanyahu: “È l’Affare Dreyfus del ventunesimo secolo”. Intanto aumentano i rischi di allargamento del conflitto.
Houti: gli attacchi alle navi collegate a Israele continueranno
Gli Houthi “continueranno a prendere di mira le navi legate a Israele nel Mar Rosso”. A dirlo è un portavoce dei ribelli sciiti. “Affermiamo che non c’è assolutamente alcuna giustificazione per questa aggressione contro lo Yemen, poiché non c’era alcuna minaccia alla navigazione internazionale nel Mar Rosso e nel Mar Arabico, e gli attacchi hanno colpito e continueranno a colpire le navi israeliane o quelle dirette ai porti della Palestina occupata”, scrive Mohammed Abdulsalam su “X”.
Prezzi del petrolio in rialzo dopo raid anti-houti
Prezzi del petrolio in aumento dopo che le forze statunitensi e britanniche hanno lanciato attacchi contro i ribelli Houthi, alimentando preoccupazioni per un allargamento del conflitto ai Paesi della regione ricchi di greggio.
Usa e alleati: lo scopo è “ripristinare la stabilità nel Mar Rosso”
Gli Stati Uniti e i loro alleati puntano a “ripristinare la stabilità nel Mar Rosso”. È quanto viene sottolineato in una nota stampa congiunta. “Il nostro obiettivo resta quello di allentare le tensioni e ripristinare la stabilità nel Mar Rosso”, spiega la dichiarazione che coinvolge Stati Uniti, Australia, Bahrein, Canada, Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Corea del Sud e Regno Unito.
Arabia Saudita: evitare un’escalation
L’Arabia Saudita sta seguendo gli attacchi aerei statunitensi e britannici sul vicino Yemen con “grande preoccupazione”. È quanto fa sapere il ministero degli Esteri di Riad. “Il Regno dell’Arabia Saudita segue con grande preoccupazione le operazioni militari che si svolgono nella regione del Mar Rosso e gli attacchi aerei su una serie di siti nella Repubblica dello Yemen”, si legge in una nota che invita “all’autocontrollo” e ad “evitare un’escalation”.
Houti: “Usa e Gran Bretagna si preparino a pagare prezzo pesante”
“Il nostro Paese è stato sottoposto ad una massiccia aggressione da parte di navi, sottomarini e aerei da guerra”, ha detto il viceministro degli Esteri dei ribelli houti, Hussein Al-Ezzi: “L’America e la Gran Bretagna devono prepararsi a pagare un prezzo pesante e a sopportare tutte le terribili conseguenze di questa palese aggressione”.
Sunak: difenderemo sempre la libertà di navigazione e il libero commercio
Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha dato notizia dell’operazione militare contro gli houti con una nota in cui afferma che il Regno Unito “difenderà sempre la libertà di navigazione e il libero commercio”. Il capo del governo di Londra ha definito gli attacchi “necessari” e “proporzionati”. E ha chiarito che la Royal Navy continua a pattugliare il mar Rosso nell’ambito dell’operazione multinazionale volta a “scoraggiare nuove aggressioni da parte degli houti”.
Biden: non esiterò ad adottare altre misure contro gli houti
Biden dice che le forze statunitensi e britanniche, appoggiate da Australia, Bahrein, Canada e Paesi Bassi, hanno attaccato “con successo” obiettivi dei ribelli houti. Il presidente ribadisce che gli attacchi sono la risposta alle azioni houti contro le navi commerciali in transito nel mar Rosso. E assicura che non esiterà a prendere nuove decisioni di questo tipo perché gli Stati Uniti e i loro alleati “non tollereranno” attacchi da parte degli houti.
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New York Times: all’operazione attesa la partecipazione di altri alleati
All’operazione è attesa la partecipazione di altri alleati, tra cui i Paesi Bassi, Australia, Canada e Bahrein, che dovrebbero fornire logistica, intelligence e altro supporto. Lo scrive il New York Times.
Contro gli houti usati missili Tomahawk
Nell’operazione contro gli houti vengono utilizzati missili Tomahawk lanciati dalle navi militari, oltre ai caccia. Gli obiettivi includono strutture logistiche, sistemi di difesa aerea, magazzini di armi, siti di lancio di droni, missili balistici e missili da crociera.
Attacchi Usa-Gb in varie città dello Yemen, dall’aria e dal mare
Americani e britannici stanno attaccando gli houti dall’aria e dal mare, con navi e sottomarini. Lo riferisce l’agenzia Reuters citando fonti Usa. Gli attacchi interessano la capitale e varie altre città, Hodeidah, Saada, Dhamar, Taiz, Zabid.
Iniziati raid aerei Usa-Gb a obiettivi houti in Yemen
Aerei statunitensi e britannici stanno attaccando obiettivi houti a Sana’a, la capitale dello Yemen. Colpiti l’aeroporto e alcune basi. I ribelli appoggiati dall’Iran hanno risposto lanciando missili.
Times: Sunak ha autorizzato attacchi agli Houti
Il premier britannico Rishi Sunak ha autorizzato attacchi aerei britannici contro le posizioni militari houti nello Yemen per respingere gli attacchi dei ribelli appoggiati dall’Iran alle navi in transito nel Mar Rosso. Lo scrive il Times. Il Regno Unito si dovrebbe unire agli Stati Uniti e ad altri alleati nello svolgimento della missione “a breve”, scrive il quotidiano. Gli attacchi houti hanno gravemente intralciato il commercio internazionale su quella che è una rotta chiave tra Europa e Asia.
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2024-01-12 05:01:25 ,