CALANGIANUS (SASSARI) — I bambini arabi e i bambini israeliani corrono insieme nel maestrale del pomeriggio, la luce è sfolgorante ma loro di più. Hanno la maglietta bianca, proprio vera da calcio con i numeri e il logo (e quanta emozione, quando l’allenatore Arturo le ha distribuite), una per ciascuno ed è uguale per tutti perché qui non c’è guerra, non ci sono i campi profughi e nemmeno i territori, non c’è intifada, nessuno è nemico.