La Commissione Affari costituzionali della Camera ha dato il via libera alla proposta di legge sulla cittadinanza sulla base dello Ius scholae, votando il mandato al relatore a riferire in Aula. Ma la maggioranza si è spaccata: la Lega ha votato contro il testo con Fdi. Per Fi, Annagrazia Calabria ha votato contro; non è chiaro se Renata Polverini abbia votato a favore o si sia astenuta: la sua mano non è stata vista alzata tra i favorevoli. In base a quanto deciso nell’ultima capigruppo della Camera, il testo approderà nell’Assemblea di Montecitorio mercoledì 29 giugno, nel pomeriggio, con la discussione generale.
Cosa prevede la proposta di legge
Il testo punta a riconoscere il ruolo della scuola consentendo a quasi un milione di under 18 (nati in Italia o arrivati entro i 12 anni) la possibilità di chiedere la cittadinanza italiana dopo aver frequentato «almeno 5 anni di scuola».
La spaccatura nel centrodestra
Dare ai ragazzi la cittadinanza anche prima della maggiore età ha messo d’accordo tutto il centrosinistra (a favore sono M5S e Pd, Leu e Italia Viva) ma ha spaccato il centrodestra. Se Forza Italia, che ha votato in commissione l’adozione di un testo base, ha mantenuto una posizione più “dialogante” Lega e Fratelli d’Italia hanno fatto muro: la cittadinanza «non è un biglietto a premi» e «si decide a 18 anni», ha detto Matteo Salvini mentre per Fdi si tratta di «uno ius soli mascherato».
Il flash mob a pochi passi da Montecitorio
Proprio alla vigilia del voto si è svolto in piazza Capranica, a pochi passi da Montecitorio, un flash mob organizzato dalla Rete per la riforma della cittadinanza: in piazza è stato celebrato un matrimonio tra l’Italia e oltre un milione di giovani ancora senza cittadinanza. Sotto un arco floreale attivisti e attiviste hanno condiviso le promesse nuziali, simbolo delle aspettative di cambiamento in caso di approvazione della Riforma, alla presenza di testimoni come la modella e attivista Bianca Balti, la designer Stella Jean e Alberto Guidetti (Bebo) de lo Stato Sociale.