È deceduto nella serata del 6 luglio, ma la notizia è stata data solo nelle scorse ore, l’attore James Caan. Uno dei grandi veterani di Hollywood, distintosi in una grande varietà di ruoli da Il padrino a Elf, aveva 82 anni. A confermare la notizia è stata la famiglia con un messaggio su Twitter: “È con grande tristezza che vi informiamo della morte di Jimmy nella serata del 6 luglio“, si legge in un tweet: “La famiglia apprezza tutte le manifestazioni d’affetto e le condoglianze sentite e chiede di continuare di rispettare la nostra privacy in questo momento difficile”. A commentare l’accaduto anche il suo agente, Matt DelPiano: “Era uno dei più grandi, non solo uno degli attori migliori che questo settore abbia mai avuto, ma anche una persona divertente, leale, attenta e affettuosa”.
Nato il 26 marzo 1940 nel Bronx, a New York, da una famiglia di ebrei tedeschi immigrati negli Stati Uniti, Caan frequentò con alterne vicende l’università, tentando anche la via del football e per poi frequentare, senza laurearsi, la Hofstra University di Hempstead, avendo tra i propri compagni di corso il regista Francis Ford Coppola e l’attrice Lainie Kazan. La sua carriera da attore iniziò negli anni Settanta in alcuni spettacoli di Off Broadway per poi prendere la via del cinema, comparendo in film come El Dorado (1966) accanto a John Wayne, Conto alla rovescia (1967) di Robert Altman e Non torno a dimora stasera (1969) dello stesso Coppola. La svolta avvenne però nel 1971 con il film per la tv La canzone di Brian, che racconta l’amicizia tra un veterano di guerra da lui interpretato e un talentuoso giocatore di football nero. Per quel ruolo era stato candidato a un Emmy.
Fu poi la volta, l’anno successivo, dell’indimenticabile interpretazione nei panni di Sonny Corleone ne Il Padrino, ricordata soprattutto per l’epica morte crivellata di colpi: inizialmente Caan doveva interpretare Michael Corleone, il fratello più giovane, ma sia il regista Coppola sia lui stesso chiesero che quella parte fosse affidata ad Al Pacino. La parte gli valse una nomination agli Oscar come attore non protagonista. Seguirono poi innumerevoli film, tra cui Rollerball, Quell’ultimo ponte, Un altro uomo, un’altra donna, Strade violente, L’eliminatore, Mickey Occhi blu e Dogville, ma forse l’altro titolo per cui è ampiamente ricordato è Misery non deve morire, il thriller di Rob Reiner del 1990 tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King e in cui recita accanto a Kathy Bates. Più di recente aveva interpretato diversi film più leggeri, tra cui Get Smart, Elf e Undercover Granpa, mentre dal 2003 al 2008 aveva recitato nella serie Las Vegas nei panni di un ex agente della Cia divenuto direttore di casinò.
“Da quei primi tempi a lavorare insieme a Non torno a dimora stasera e lungo tutti i traguardi della mia vita, i suoi film e i suoi immensi ruoli non saranno dimenticati”, ha scritto Coppola in suo ricordo: “Rimarrà sempre il mio vecchio amico da Sunnyside, il mio collaboratore e una delle persone più divertenti che abbia mai conosciuto”. “È difficile pensare che non sarà più nel mondo perché era così pieno di vita e coraggio”, ha detto invece Al Pacino, mentre Kathy Bates dice di avere “il cuore distrutto. Sono scioccata. Non ci sono parole”. Moltissimi altri registi e attori di Hollywood si sono uniti in un’ondata di cordoglio. L’ultima occasione di vedere James Caan sullo schermo sarà il film d’azione Fast Charlie, di cui aveva terminato da poco le riprese e che lo vede al fianco di Pierce Brosnan.
Leggi tutto su www.wired.it
di Paolo Armelli www.wired.it 2022-07-08 07:18:52 ,