James Webb ha guidato la Nasa negli anni Cinquanta e Sessanta, durante il cosiddetto “Lavender Scare”, il periodo in cui le agenzie governative degli Stati Uniti hanno spesso applicato politiche discriminatorie nei confronti dei dipendenti federali omosessuali. Per questo motivo, gli astronomi e altre comunità hanno a lungo chiesto alla Nasa di cambiare il nome del James Webb Space Telescope. All’inizio di quest’anno l’agenzia spaziale ha annunciato che avrebbe svolto un’indagine esaustiva sul presunto ruolo di Webb nelle discriminazioni e nei licenziamento dei dipendenti Lgbtq+.
Il 18 novembre fa la Nasa ha pubblicato l’atteso rapporto del capo degli storici dell’agenzia, Brian Odom. Nel comunicato stampa che accompagna il documento, i funzionari della Nasa hanno chiarito che l’agenzia non cambierà il nome del telescopio: “Sulla base delle prove disponibili, non intendiamo cambiare il nome del James Webb Space Telescope. Tuttavia, il rapporto evidenzia che questo periodo della politica federale – e più in generale della storia americana – è stato un capitolo buio che non riflette i valori dell’agenzia di oggi“, si legge nel comunicato.
Odom è stato incaricato di trovare eventuali prove che collegano Webb alle politiche e agli atteggiamenti omofobi dell’organizzazione. “Rintracciare le tracce di eventi controversi risalenti a sessant’anni fa è un’impresa difficile”, ha spiegato Odom, che tuttavia ha potuto attingere a molti materiali custoditi negli Archivi Nazionali di College Park, nel Maryland, e nella Biblioteca Truman. “Ho preso questa indagine molto seriamente“, ha sottolineato lo storico. Tra le accuse contro Webb c’è quella di Clifford Norton, dipendente della Nasa che aveva intentato una causa sostenendo di essere stato licenziato nel 1963 dopo essere stato visto in auto con un altro uomo. Secondo l’accusa, Norton fu preso in custodia dalla polizia e successivamente i responsabili della sicurezza della Nasa lo condussero alla sede centrale dell’agenzia per poi interrogarlo tutta la notte e, successivamente, licenziarlo.
Trattamenti simili ai danni dei dipendenti federali sospettati di essere gay erano comuni all’epoca, dopo che nel 1953 un ordine esecutivo del presidente Dwight Eisenhower indicava la “perversione sessuale” tra i comportamenti considerati sospetti. Tuttavia, il rapporto della Nasa ha affermato che “Non sono state trovate prove che dimostrino che Webb fosse a conoscenza del licenziamento di Norton all’epoca. Poiché si trattava di una politica accettata da tutto il governo, il licenziamento fu molto probabilmente considerato un evento non eccezionale, purtropppo“.
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di Ramin Skibba www.wired.it 2022-11-26 05:30:00 ,