Jay-Z, vero nome Shawn Carter, è stato accusato nella giornata di domenica 8 dicembre di aver violentato una ragazzina di 13 anni assieme a Sean Combs, il rapper noto anche come P Diddy e nei mesi scorsi al centro di un inquietante caso di molteplici abusi. La denuncia, scattata lo scorso ottobre da parte di una giovane signora rimasta anonima, individuava inizialmente solo Combs come unico accusato, ma è stata invece rettificata per includere anche Jay-Z: il fatto sarebbe avvenuto in un after party dopo gli Mtv Video Music Awards del 2000. Il noto rapper e produttore, nonché marito di Beyoncé, ha risposto sempre nella giornata di domenica affermando che, prima delle accuse, erano arrivati dall’avvocato della vittima, Tony Buzbee, dei tentativi di estorsione, i quali hanno scatenato in lui l’effetto opposto, ossia la volontà di smascherare, secondo lui, la sua accusatrice “in un modo molto pubblico”.
“Hai compiuto un terribile errore di giudizio pensando che tutte le celebrità siano uguali. Sono un giovane uomo che ce l’ha fatta venendo dai quartieri popolari di Brooklyn. Noi non facciamo questi giochi qui”, ha affermato Shawn Carter in una nota pubblica: “Solo la tua rete di cospirazionisti e falsi medici può credere alle tue stupide recriminazioni che, se non fosse per il danno che possono arrecare a dei bambini, sarebbero solo risibili”. Da parte sua l’avvocato Buzbee ha invece risposto dicendo che Carter avrebbe denunciato lui e il suo studio legale solo per aver fatto recapitare la denuncia della vittima, la quale avrebbe desiderato raggiungere un accordo privato fuori dal tribunale: “Da quando ho inviato la lettera per conto della cliente, il signor Carter non solo mi ha denunciato ma ha anche cercato di fare il bullo e di tormentare me e la cliente. Ma la sua condotta ha avuto l’effetto opposto: lei si sente ancora più forte, sono molto fiero della sua risolutezza”.
Per molti il presunto coinvolgimento di Jay-Z nella rete di abusi di Combs non arriva come un’assoluta sorpresa: da settimane sui social circolano video e commenti che fanno ipotesi sulla probabile partecipazione dello stesso mega-produttore (e della moglie Beyoncé) ai cosiddetti “white parties” di Diddy, in cui secondo diverse accuse sono avvenute numerose violenze e molestie. Sono ovviamente tutte ipotesi, dato anche il legame molto stretto che nel corso degli anni si era sviluppato tra i due artisti, ma nulla è stato ancora dimostrato e fino a qualche ora fa mai nessuna accusa ufficiale era arrivata nei confronti di Carter. Nel frattempo Combs rimane invece in carcere a Brooklyn dopo il suo arresto lo scorso 16 settembre, dopoché due giudici diversi gli hanno negato l’uscita su cauzione e in attesa del processo che dovrebbe cominciare il 5 maggio 2025.
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di Paolo Armelli www.wired.it 2024-12-09 08:51:00 ,