Il miliardario fondatore di Amazon ha contestato la decisione della Nasa di assegnare un contratto da 2,9 miliardi di dollari per la costruzione di un modulo lunare a SpaceX, proprietà del concorrente Elon Musk
L’azienda di velivoli aerospaziali di Jeff Bezos, Blue Origin, ha fatto causa al governo degli Stati Uniti, per aver assegnato a SpaceX di Elon Musk il contratto da 2,9 miliardi di dollari per la costruzione di un modulo lunare, che riporti gli astronauti sul satellite per la prima volta dopo il 1972. Il fondatore di Amazon non ha accettato di essere stato escluso dall’agenzia spaziale, nonostante abbia anche proposto di finanziare direttamente il progetto con 2 miliardi di dollari.
Secondo i portavoce di Blue Origin, riporta Reuters, la loro causa rappresenta “un tentativo di porre rimedio agli errori commessi durante il processo di selezione dei progetti per i nuovi moduli lunari della Nasa”. Infatti, inizialmente l’agenzia aveva assegnato un contratto di dieci mesi per lo studio e la preparazione di un progetto per arrivare sulla luna a tre concorrenti: Blue Origin, SpaceX e Dynetics, un contractor del dipartimento della Difesa. Terminati i dieci mesi SpaceX ne è uscita vincitrice, sollevando critiche dalle altre due compagnie, che ora sostengono la Nasa avrebbe dovuto dividere il nuovo incarico tra tutti e tre i partecipanti.
Il mese scorso, Blue Origin ha sporto reclamo contro la decisione della Nasa presso l’Ufficio di controllo del governo statunitense (Gao), sostenendo che l’agenzia avrebbe dovuto dividere il contratto e che SpaceX aveva avuto la possibilità di modificare il primo prezzo proposto, cosa che le avrebbe assicurato la vittoria. Tuttavia, il Gao si è schierato a favore dell’agenzia spaziale, supportando la decisione della Nasa di scegliere un unico fornitore di moduli lunari e di non aver trovato alcuna irregolarità nel processo di valutazione dei progetti.
A seguito della pronuncia del Gao, Blue Origin ha avviato il procedimento legale, che rimarrà bloccato fino al prossimo 12 ottobre, limite di tempo dato alla Nasa per rispondere delle accuse. “I nostri funzionari stanno attualmente esaminando tutti i dettagli del caso”, ha detto un rappresentante dell’agenzia a Reuters ,“non appena possibile, forniremo un aggiornamento dettagliato rispetto a quale sarà la nostra decisione sulla strada migliore da seguire, per tornare sulla luna nel modo più rapido e sicuro possibile”.
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www.wired.it
Kevin Carboni
2021-08-18 13:39:03