Calciopoli è ufficialmente finita. La Juventus ha rinunciato all’ultimo ricorso, portando alla conclusione della vicenda che costò la retrocessione in Serie B del club bianconero e la revoca di due scudetti.
La Juventus, infatti, ha rinunciato lo scorso 13 ottobre a un ricorso al Consiglio di Stato, il massimo giudice amministrativo, contro Figc e Inter per ribaltare la sentenza del Tar del 2016 che aveva negato il risarcimento “del danno ingiusto” che sarebbe scaturito in seguito alla decisione di assegnare lo scudetto all’Inter nel 2006. Il club aveva formulato la richiesta di una cifra milionaria per sopperire alle perdite del periodo, quantificata in quasi 444 milioni di euro. Non solo l’aspetto economico, ma la Juve chiedeva anche l’annullamento dell’assegnazione del titolo stesso all’Inter. La rinuncia è stata firmata dal presidente Ferrero. La vicenda è così definitivamente in archivio. L’atto ultimo rimane quello dell’estate, quando il Consiglio di Stato aveva respinto il ricorso del club bianconero contro Figc (rappresentata dagli avvocati Medugno e Viglione), Inter (difeso dagli avvocati Torchia, Capellini, Raffaelli, Albisinni) e Coni (tutti costituiti in giudizio).