Ancora un aggiornamento sulla situazione (tesa) tra Cina e Stati Uniti. Proprio ieri, infatti, l’ufficio del procuratore per il distretto orientale di New York ha dichiarato che il governo cinese ha utilizzato tecniche diverse per molestare e spiare i dissidenti che vivono negli Stati Uniti. In particolare, secondo i funzionari del Dipartimento di Giustizia, il Ministero della Pubblica Sicurezza cinese ha utilizzato una task force della polizia nazionale chiamata 912 Special Project Working Group come “troll farm” per molestare i critici del regime di Xi Jinping e screditare le politiche americane. A tal proposito i federali sono stati molto chiari: questi troll hanno creato migliaia di account falsi su piattaforme come Twitter e Facebook, con il solo scopo di molestare e minacciare coloro che criticano il paese e il Partito Comunista Cinese.
A giudicare dagli screenshot condivisi dal Dipartimento di Giustizia, molti dei profili non avevano più di una dozzina di follower, ma erano tutti accomunati dal fatto che cercavano di apparire come se fossero reali utenti americani. Un account ha affermato di essere “Susan Miller”, una donna di New York. E un altro si è identificato come “Julie Torres”, originaria del Wisconsin. Identità digitali costruite a puntino. A quanto pare il Ministero della Pubblica Sicurezza cinese ha inoltre monitorato le prestazioni degli agenti coinvolti nell’operazione e ha premiato coloro che hanno gestito con successo più personalità online senza essere rilevati da Twitter e Facebook.
Questi account non si sono limitati ad attaccare i dissidenti cinesi, ma hanno anche cercato di screditare il governo degli Stati Uniti sfruttando le divisioni tra il pubblico americano. In particolare, gli agenti avrebbero diffuso notizie false su George Floyd, oltre ad aver amplificato la propaganda russa sulla guerra in Ucraina.
“Come presunto, il governo della RPC impiega la sua polizia nazionale e il gruppo di lavoro del progetto speciale 912 non come uno strumento per sostenere la legge e proteggere la sicurezza pubblica, ma piuttosto come un allevamento di troll che attacca le persone nel nostro paese per aver esercitato la libertà di parola in un modo che il governo della RPC trova sgradevole, e diffonde anche propaganda il cui unico scopo è seminare divisioni all’interno degli Stati Uniti”, così l’avvocato statunitense Breon Peace ha commentato le azioni della task force 912 Special Project Working Group.
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di Chiara Crescenzi www.wired.it 2023-04-18 10:12:20 ,