La Cina cerca di fare quel che può per supportare la ripresa del mercato tecnologico nel Paese. Secondo quanto riportato da Bloomberg, infatti, il governo cinese sta mettendo in campo una serie di azioni finalizzate a fornire ai cittadini sussidi economici per l’acquisto di smartphone, tablet e smartwatch. Una mossa strategica, con l’obiettivo di invertire la tendenza che domina il mercato di settore dall’era post Covid, quando i cittadini cinesi hanno cominciato a cambiare i loro telefoni con una frequenza sempre minore, a causa delle ridotte disponibilità economiche e delle funzionalità irrisorie offerte dai nuovi modelli in circolazione. Indipendentemente dalla motivazione, quindi, una cosa è certa: l’acquisto di dispositivi tech in Cina è diminuito in maniera importante.
La strategia del governo
Per ovviare a questa situazione, quindi, il governo cinese ha pensato di fornire sussidi economici a chiunque acquisti un nuovo smartphone, così da incrementare le vendite di marchi come Huawei e Xiaomi, e di dare un booster all’attività delle piattaforme più apprezzate dagli appassionati di dispositivi tech, come Alibaba e JD. Come è facile immaginare, la scelta della Cina punta non solo a rivitalizzare il mercato locale, ma anche a fronteggiare le conseguenze della stretta degli Stati Uniti sull’export cinese. D’altronde, non è la prima volta che il governo agisce in questo modo. Già nel 2007, infatti, aveva messo in piedi un programma per fornire sussidi economici per l’acquisto di smartphone, finalizzato a contrastare l’impatto della crisi finanziaria complessivo.
Poi, lo scorso luglio 2024, ha adottato la stessa strategia per incentivare l’acquisto di automobili ed elettrodomestici, stanziando sussidi per ben 300 miliardi di yuan – pari a 41 miliardi di dollari -. La mossa ha effettivamente portato a un’impennata delle vendite nei due settori di mercato interessati, il che sembrerebbe aver convinto la Cina ad agire nello stesso modo anche sul fronte degli smartphone e degli altri dispositivi tech.
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di Chiara Crescenzi www.wired.it 2025-01-03 16:52:00 ,