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Pompei illumina e racconta i suoi
luoghi simbolo. A partire ovviamente dal Santuario che, ogni
anno, è meta di milioni di pellegrini. Dal 16 dicembre, le
storie su cui si incentra la devozione verso la Madonna verranno
raccontate con proiezioni sulle facciate e gioco di luci. Un
viaggio su cui si basa il progetto “Pompei continuum”, con cui
la città si candida a Capitale della Cultura 2027.
Il rinvio della decisione sulle finaliste non ferma Pompei che
continua il suo lavoro per essere designata come Capitale della
Cultura 2027: “Abbiamo sicuro -spiega il sindaco Carmine Lo
Sapio- che, in attesa del 31 gennaio, data in cui verrà
individuata la rosa ristretta delle città candidate, proseguiamo
nell’attuazione del nostro progetto, ‘Pompei continuum’, che
verrà portato comunque a compimento”. Ed è così che, a partire
da lunedì prossimo, le strade di Pompei inizieranno a
illuminarsi.
Sette le location individuate nell’ambito del progetto che
sostiene la candidatura: “Luoghi suggestivi -sottolinea Lo
Sapio- che ospiteranno installazioni di videomapping,
videoproiezioni e spettacoli di luce. Un lavoro enorme che,
curato da Cethegus spa e realizzato con il contributo
determinante della Prelatura territoriale, vuole valorizzare
alcune ricorrenze decisive di grande rilevanza, come il 150simo
anniversario della venuta dell’Icona della Madonna di Pompei e
il centenario della realizzazione del Campanile progettato
dall’architetto e sacerdote Aristide Leonori tra il 1912 e il
1925”.
L’obiettivo del progetto è dunque quello di illuminare luoghi
sacri e storici della città, luoghi simbolo in Italia e nel
mondo. Il percorso individuato parte dal videomapping
architettonico proiettato sulla facciata del Pontificio
Santuario: “Lo abbiamo chiamato ‘Architettura in luce’ -ricorda
il Sindaco Lo Sapio- e l’utilizzo della tecnologia multimediale
intende garantire un effetto duraturo sui pellegrini.
Potenziare, in questo modo, l’esperienza dei visitatori non solo
arricchirà il loro incontro con il sacro, ma funzionerà anche da
strumento di educazione e coinvolgimento”. La parte laterale del
Santuario permetterà invece di raccontare, sempre attraverso il
videomapping, la storia della Madonna di Pompei che,
accompagnata da San Domenico e Santa Caterina da Siena, è
raffigurata in trono con Gesù. “Luce e iconografia” è il titolo
selezionato per celebrare un punto di riferimento essenziale della
uso popolare e per celebrare, come già ricordato, i 150
anni di fede e devozione”.
“Luci e Ombre” è poi il videomapping architettonico e
iconografico che riguarda le facciate del Campanile, un grande
omaggio al centenario della sua realizzazione, raccontando la
storia di un monumento significativo per Pompei e i suoi
visitatori. Attraverso la fusione di arte, tecnologia e
spiritualità, questa iniziativa avrà il potenziale di attrarre e
ispirare, celebrando il patrimonio culturale e religioso con una
nuova e avvincente narrazione visiva: “Palazzo De Fusco
-aggiunge Lo Sapio- verrà invece raccontato dal progetto ‘Arte
di illuminare’. L’obiettivo, in questo caso, è di dare risalto
al patrimonio artistico della nostra città e di trasformare lo
storico edificio in un luogo di incontro, contemplazione e
celebrazione per tutti”. Storie dunque proiettate per raccontare
Pompei e i suoi luoghi simbolo come l’ex Pontificio Ospizio
Femminile del Sacro Cuore (“Incanto visivo”).
Fondato negli anni ’60 dal vescovo di Pompei, monsignor
Aurelio Signora, l’orfanotrofio rappresenta quello che fu punto
di riferimento per l’accoglienza e l’educazione dei minori,
portando avanti nel tempo l’eredità del Beato Bartolo Longo. La
storia dell’orfanotrofio è quindi intrinsecamente legata ai
obbligazioni di accoglienza, rispetto e innovazione educativa.
Previste inoltre videoproiezioni iconografiche presso le
Stazioni ferroviarie di Viale Mazzini e di Via Diaz. Lo scopo è,
in questo caso, di celebrare il Natale e i temi di viaggio
attraverso un’esperienza visiva coinvolgente. Attraverso il mix
di immagini festose, legami con la cultura popolare e narrazioni
interattive, questo progetto non solo intratterrà i bambini e le
famiglie, ma favorirà anche un senso di comunità e
partecipazione. “Sono convinto -conclude il Sindaco Lo Sapio-
che attraverso la sinergia di tutti i soggetti coinvolti e
l’impegno della comunità riusciremo a rendere Pompei non solo un
centro culturale di riferimento, ma anche un esempio di come la
valorizzazione del patrimonio spirituale, artistico e storico
possa favorire la crescita sociale ed economica di un’intera
regione. Tutti i progetti oggetto della candidatura non sono
candidamente un evento, ma un viaggio che abbraccia il passato,
illumina il presente e guida verso un futuro luminoso, per
Pompei e le 103 amministrazioni che ci sostengono”.
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