Author: Paola Di Caro
Data : 2023-02-06 21:13:53
Dominio: www.corriere.it
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Il presidente dei deputati di FI: il caso Cospito? No a chi alza la tensione
Alessandro Cattaneo, presidente dei deputati di Forza Italia, sul caso Cospito il suo partito è sembrato freddo. Come mai?
«FI si è mossa con equilibrio, come sempre fa, da partito moderato, liberale, garantista, senza il quale non esisterebbe il centrodestra».
Cioè non siete voi a dover abbassare i toni?
«Non solo non li abbiamo mai alzati, ma in quei momenti concitati in Aula quando è esplosa la polemica proprio io ho chiesto al presidente che fosse interrotta la seduta, noi ci siamo operati perché il ministro Nordio venisse subito a chiarire».
Il suo collega Mulè avrebbe potuto presiedere il Gran giurì della Camera che si esprimerà. E invece non sarà lui: siete stati frenati?
«Ma no, visto che Mulè in quel momento era presidente di turno dell’Aula, abbiamo trovato giusto che a presiedere il giurì fosse Costa del M5S, soggetto terzo».
Ma chi ha ragione, per lei?
«Lo stabilirà il giurì, ma sia chiaro: noi sosteniamo il 41 bis senza alcuna ambiguità, sia contro reati di mafia sia di terrorismo, e siamo contrari a ogni strategia che alzi la tensione».
Sosterrete anche la mozione di FdI per mantenere il 41 bis a Cospito?
«Esamineremo le mozioni e decideremo: sicuramente il centrodestra non si dividerà».
Ma lei crede, come fa intendere Meloni nella sua lettera al Corriere, che il Pd abbia sbagliato su Cospito?
«Noi evidenziamo lo strabismo, l’incoerenza in cui cade il Pd quando sceglie posizioni giustizialiste o garantiste a seconda della convenienza. Chissà cosa avrebbero detto loro se noi fossimo andati a far visita a qualcuno sottoposto a 41 bis. E cosa hanno sempre detto contro il presidente Berlusconi. Non si può essere garantisti a corrente alternata usando a fini politici le vicende giudiziarie».
Quindi è sbagliato andare a fare visite in carcere per sincerarsi delle condizioni di un detenuto?
«No, lo abbiamo fatto anche noi: io, la presidente Ronzulli e il vice ministro Sisto siamo stati nel carcere di Pavia per renderci conto da vicino delle condizioni di detenzione dei detenuti. Vogliamo trattamenti umani, abbiamo anche chiesto interventi di migliorie nelle carceri e Sisto si impegna a concederli, il presidente Berlusconi si batte da sempre per carceri che permettano il reinserimento. Ma è diverso da utilizzare un singolo caso di 41 bis».
Resta l’impressione di una FI che tende a smarcarsi da certe posizioni tipicamente di destra del governo.
«Noi siamo una delle forze della coalizione e abbiamo le nostre posizioni. Non ci smarchiamo ma le facciamo valere, forti di una cultura e valori politici definiti sia sulle questioni nazionali sia internazionali. Lo facciamo per portare equilibrio, dall’Autonomia differenziata alle pensioni e alla decontribuzione, dal caso benzina in cui chiedevamo di non accusare di speculazione i benzinai, al dialogo che sempre ricerchiamo con tutti, come sul presidenzialismo sul quale lavora bene il ministro Casellati. Abbiamo sempre un approccio costruttivo».
Ma se alle Regionali FdI continuasse a crescere e voi e Lega a scendere, si rischiano contraccolpi sul governo?
«FI farà bene, perché la sua posizione — è la forza che punta a liberare l’economia, a favorire l’apporto dei privati, a sostenere un europeismo buono, a portare avanti la sussidiarietà — e perché ha una classe dirigente di alto livello, in Parlamento e nelle liste».
Ma se non andasse bene?
«Non riesco a immaginare contraccolpi dopo 100 giorni di governo quando abbiamo un’intera legislatura davanti e il compito di governare l’Italia».
6 febbraio 2023 (modifica il 6 febbraio 2023 | 21:48)
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