La Federal Reserve ha lasciato invariato il costo del denaro statunitense, in un intervallo compreso tra il 5,25% e il 5,5%, il più alto da 22 anni. La decisione era attesa da mercati e investitori il cui interesse riguarda soprattutto possibili indizi su ciò che la banca centrale statunitense farà nel 2024. Con l’inflazione scesa in molti si attendono un’inversione di rotta e quindi una discesa degli interessi per fornire una spinta all’economia e ai mercati.
Probabile che, se le condizioni rimarranno quelle attuali, questo accadrà seppur, probabilmente, con tempistiche più dilatate rispetto alle aspirazioni dei più ottimisti. Dalle tabelle allegate al comunicato della decisione, la Fed segnala tagli dei tassi di interesse per totali 75 punti base nel 2024, quando i tassi sono attesi scendere al 4,6%.
L’ultimo rialzo dei tassi deciso dalla Fed è dello scorso luglio, il quarto effettuato nel 2023. Con la decisione odierna la pausa durerà dunque almeno sei mesi, fino al prossimo gennaio quando il comitato di politica monetaria della banca centrale si riunirà nuovamente. L’inflazione americana è scesa nel frattempo al 3,1% (il livello ottimale è considerato intorno al 2%) ma l’economia non versa in condizioni tali da suggerire immediate azioni a suo sostegno. Giovedì si aggrega a Francoforte la Banca centrale europea, anche in questo caso le attese sono per un nulla di fatto sui tassi che rimarranno al 4,5%, livelli che ritengono necessari per sconfiggere l’inflazione.
Source link
di F. Q.
www.ilfattoquotidiano.it
2023-12-13 19:13:05 ,