«Ho sempre creduto nell’istituzione scolastica come luogo di edificazione morale. Ma, purtroppo, in un momento in cui si ribadisce il ruolo fondamentale della scuola nell’educazione delle nuove generazioni, ho avuto la prova che, talvolta, di concerto con alcuni genitori, determinati insegnanti si rilevano promotori di azioni di inciviltà umana». A ripeterlo è Marianna, avvocata cosentina, riferendosi all’episodio di cui, mercoledì 22 novembre, è stato vittima il figlio di 8 anni, Francesco (nome di fantasia), ritrovatosi da solo in classe, in una scuola elementare di Rende.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2023-11-27 10:38:19 ,www.repubblica.it