I social potrebbero diventare lo strumento di controllo per gli evasori fiscali. “Quello che si deve fare ed è quello su cui stiamo lavorando con l’Agenzia delle Entrate, Sogei, è il cosiddetto ‘data scraping‘” considerando quindi anche i dati sul tenore di vita che professionisti e imprenditori pubblicano sui social. Lo ha detto il viceministro dell’Economia Maurizio Leo parlando del concordato preventivo biennale in audizione alla commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria. In linea di principio il data scraping potrebbe essere utile ma è una misura che potrebbe dare il via ad abusi e spettacolarizzazioni? Ne abbiamo parlato con Carlo Stagnaro, direttore ricerche e studi dell’Istituto Bruno Leoni. Ecco cosa ci ha raccontato.
Il viceministro all’Economia Leo vuole utilizzare i social a fini fiscali. Questa misura finirebbe poi per essere una gogna o il grande fratello?
Spero le parole di Leo siano state solo una provocazione per due ragioni. Una è quella che ci devono essere dei limiti a quello che può fare l’amministrazione fiscale e in particolare questi limiti devono essere gli stessi che si applicano a qualunque altro soggetto. Dev’esserci una somiglianza di trattamento tra le parti nel rapporto tra cittadino e Stato. Esattamente come l’utilizzo dei dati personali è fortemente limitato in tutte le altre attività, non si capisce perché lo stesso non debba valere per la condotta dell’amministrazione fiscale….
Author: Valentina Menassi
Data : 2024-02-05 17:37:32
Dominio: www.true-news.it
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