La popolarissima nonna gamer Shirley Curry alias Skyrim Grandma ha annunciato ufficialmente il ritiro dalle scene, a 88 anni e con ben 1,29 milioni di followers su YouTube. Una scelta dovuta dall’età? Nient’affatto, anzi la motivazione dello stop alle dirette è quantomai attuale ed è condiviso con tantissimi altri creator che potrebbero essere i suoi nipoti o bisnipoti ovvero il cosiddetto burnout, una sorta di affaticamento e esaurimento dovuto a un’eccessiva esposizione e attività online ogni giorno.
“Good morning, grandkids”, sarà capitato di imbattersi in un video con protagonista l’adorabile Shirley, che con la sua voce così gentile intrattiene in gameplay di giochi tutt’altro che destinati a un pubblico della terza età, in modo particolare con The Elder Scrolls V: Skyrim. La nonna gamer lavorava come segretaria in una fabbrica di caramelle e ha iniziato a giocare a Civilization II nel lontano 1996, cinque anni dopo essersi pensionata. Nel 2011 si è appassionata di video di gaming su YouTube come semplice follower, prima di aprire il proprio canale nel 2015, mentre il milione di iscritti è andato in cascina nel 2020. E ora dice basta, ma non dipende dall’annunciato intervento di trapianto di cornea: “Nell’ultimo mese, entro qui, guardo il computer e penso ‘Oggi devo fare un video’. E poi scuoto la testa e dico ‘Non voglio, non ne ho concupiscenza e vado a farmi un giro’. Lo facevo solo per divertimento e non lo è più”.
Anche lei si è infatti in qualche modo esaurita, non trovando più i giusti stimoli per accendere la webcam e spendere ore e ore al giorno davanti a un monitor, addentrandosi in mondi virtuali e interagendo con milioni di seguaci. Ora Shirley si dedicherà solo a vlog saltuari, al cucito e a scrivere un libro, ma non ha perso la verve chiedendo agli sviluppatori di The Elder Scrolls 6 di affrettarsi a pubblicare il nuovo capitolo, visto che vorrebbe “Giocarci prima di morire”. La sindrome da esaurimento professionale o burnout, colpisce molto spesso i creator, che si trovano a dover eseguire ogni giorno – spesso, con pochissime pause durante l’anno – un’attività molto impegnativa sotto il profilo psicologico, che richiede di essere sempre di buono spirito e di sacrificare una larga fetta della propria quotidianità. Un problema da primo mondo? Non solo, questo stress cronico è un fenomeno reale e che colpisce molti professionisti del web e anche lavoratori più tradizionali,
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di Diego Barbera www.wired.it 2024-09-23 16:00:08 ,