Senza pedale e senza frizione. I puristi saranno sconcertati per il cambio automatico Y-AMT sulla Yamaha MT-09 ma il nuovo, come si dice, avanza. E se la prima impressione salendo in sella e aprendo il gas, mentre la mano sinistra non fa nulla e il piede destro si domanda cosa non va laggiù in basso accanto al motore, produce un effetto di straniamento, la sindrome dell’arto mancante pur persistendo per qualche minuto e qualche centinaio di metri – il tempo necessario per abituarsi – lascia ben presto spazio alla sensazione che cambiare stile di guida possa portare vantaggi.
Come Funziona il Cambio Y-AMT
Il cuore di questa tecnologia sta nella capacità del sistema di rilevare automaticamente il momento ottimale per cambiare marcia, basandosi su una serie di parametri come velocità, accelerazione e posizione dell’acceleratore.
Il pilota così non ha più bisogno di gestire manualmente la frizione o di compiere cambi marcia tramite pedale, perché tutto avviene in modo automatico e impercettibile. Questo rende la gestione molto più semplice e confortevole, soprattutto nelle situazioni di traffico o durante i lunghi viaggi, esaltando al contempo la guida sportiva della motocicletta.
Come ci riesce il cambio automatico Y-AMT (Yamaha Advanced Manual Transmission) è presto detto. Leva della frizione e pedale del cambio sono sostituiti da due motori elettrici in collegamento diretto con una centralina di controllo regolata su numerosi sensori.
Tre modalità di guida
Il tutto si traduce in tre modalità di guida. Per chi non ha mai guidato una moto tradizionale o è abituato allo scooter, ma anche per chi decide di abbracciare in toto un nuovo modo di esperire la moto, la modalità D lascia che sia la centralina a decidere quando salire o scendere di rapporto senza mai toccare i pulsanti presenti sul blocchetto di sinistra. In pratica, basta dare gas sulla manopola di destra e frenare con la leva a destra esattamente come per lo scooter. Se si vuole giusto aggiungere un po’ di sprint, basta andare in modalità D+ così che il motore possa salire a regimi di rotazione maggiori prima di inserire la marcia superiore, guadagnando qualcosina in grinta. Chi invece vuole ancora avere un certo grado di controllo sulla moto può comunque mettere in modalità MT, quella manuale, che in questo caso non si avvale della leva della frizione ma dei due pulsanti sul blocchetto di sinistra, lasciando al pilota la scelta su quale dei due innesti della marcia gli sia più congeniale.
Il primo, innescabile con l’indice, può essere utilizzato sia per scendere sia per salire di rapporto, l’altro (quello da azionare col pollice) puramente per scalare marcia, tenendo ben presente che se nelle modalità automatiche D e D+ è sempre possibile intervenire sui pulsanti se si desidera cambiare il rapporto (ovviamente solo nel caso che il regime di giri lo permetta: il sistema non vi permetterà mai, a tutela vostra e della moto, di scalare in prima a 100 km/h o di saltare in sesta a 20), in modalità manuale il cambio Y-AMT, nel caso si scenda traboccante di velocità, interviene automaticamente – in una sorta di guida assistita – passando da sé ad un rapporto insufficiente, per risparmiare un brusco e pericoloso arresto della motocicletta.